Mare pulito dal 2018 I ricorsi ritardano i lavori

Il presidente del cda dell’Aca, Luca Toro, svela progetti e scadenze dell’azienda Slitta il potenziamento del depuratore pescarese, tra un mese tocca a Montesilvano

PESCARA. Mare sporco, mare pulito: sarà un’altra estate altalenante, perchè tra ricorsi e burocrazia molto di quello che si pensava di fare contro l’inquinamento del fiume è slittato, portandosi appresso la voglia di bagni dei pescaresi costretti anche per questa stagione, in alcuni tratti di spiaggia, a fare i conti con i temporali, principale causa degli sversamenti fognari che arrivano in mare. Ma a lenire la frustrazione di una città intera diventata schiava di analisi che cambiano un giorno sì e un giorno no, ci sono finalmente lavori e scadenze per ridare dignità a fiume e mare. Li svela per la prima volta il presidente del consiglio di amministrazione dell’Aca, Luca Toro, alla vigilia della prima assemblea dei soci in programma domani. E soprattutto due giorni dopo la sentenza con cui il giudice ha rigettato la richiesta di sospensione cautelare del cda, avanzata da una parte dei 64 sindaci del consorzio acquedottistico che lo scorso ottobre mal digerirono la sostituzione dell’amministratore unico con il cda.

Presidente, quand’è che il mare tornerà pulito?

Non voglio fare inutile propagandismo, ma con il primo lotto dei lavori per il potenziamento del depuratore di via Raiale gran parte dei problemi si ridimensioneranno. Già nel 2018 la situazione migliorerà.

Non si poteva fare prima?

I lavori dovevano essere già iniziati. L’Aca ha concluso la gara per l’affidamento dei lavori di potenziamento del depuratore, ma a gennaio è stato sospeso tutto per il ricorso al Tar di una delle ditte escluse.

Per fare cosa, esattamente?

Per realizzare il nuovo sistema di pretrattamento, una fase molto importante della depurazione del materiale che finisce nel fiume in caso di pioggia. Questo sistema consente di trattare in modo molto efficace, attraverso processi di microfiltraggio come la grigliatura, la dissabbiatura e la disoleatura le acque sversate. Ma nello stesso progetto, con la gara già conclusa, c’è anche la realizzazione della nuova vasca di ossidazione, che triplica il trattamento ossidativo delle acque che finiscono nel depuratore portando da 9mila a 29mila metri cubi la capacità di trattamento. E negli stessi lavori è incluso il potenziamento di sedimentazione secondaria, che con la prima fase del pretrattamento rappresenta un po’ il collo di bottiglia di tutto l’impianto di depurazione, perchè serve a raffinare la sedimentazione finale. Rispetto al ricorso della ditta, la decisione del Tar è attesa per metà maggio. Ecco perché per quest’estate non ce la faremo con i lavori.

Parliamo allora dell’anno prossimo: in termini di numeri che cosa cambierà?

La portata di trattamento dell’impianto passerà dagli attuali 4.200 metri cubi all’ora a novemila metri cubi all’ora, evitando così gli sversamenti, al fiume, di refluo fognario non trattato. La differenza non sarà tanto organica, ma idraulica: significa che quando piove saremo in grado di trattare il doppio del refluo fognario. Ma parliamo del primo lotto di lavori sul depuratore, che servono a ridimensionare gli impatti negativi sul fiume, non a risolverli. Per fare questo stiamo lavorando con interventi che ci consentiranno di migliorare ulteriormente dal 2019, grazie anche al piano di dismissione delle 420 fosse imhoff. Si tratta di un lavoro molto impegnativo per Aca. Nei prossimi giorni verranno pubblicati gli avvisi per l’affidamento degli incarichi di progettazione. Siamo contenti perché si tratta di un piano già presentato nel 2015 e che siamo riusciti a far approvare a dicembre. È un passo importantissimo, legato alla realizzazione di diversi collettori fognari, all’adeguamento e al potenziamento di 24 impianti di depurazione.

Dove?

A Montesilvano. Ma anche a Penne, Caramanico, Popoli, Torre de’ Passeri, Tocco da Casauria, Lettomanoppello, tutta la Val Pescara. E poi Cepagatti, Fara Filiorum Petri, Roccamontepiano, Castiglione Messer Raimondo.

Che tempi ci sono?

Sono interventi finanziati con fondi Fas. I lavori, avviati a macchia di leopardo, vanno conclusi entro dicembre.

A Montesilvano che si farà?

Facciamo delle vasche in più, anche lì andremo a potenziare, da un punto di vista idraulico, la possibilità di ricevere più acque in caso di pioggia. E miglioreremo la sedimentazione secondaria.

Con che tempi?

Partiamo con i lavori entro un mese e mezzo. Ma sono in fase avanzata anche i lavori di potenziamento di diversi impianti di depurazione a Loreto, Collecorvino, Pianella e in altri comuni. Senza dimenticare gli interventi finanziati con i fondi Masterplan, che prevedono l’adeguamento di 17 imhoff e il potenziamento di dieci depuratori, oltre al terzo impianto di Francavilla.

Lei è di Pescara, il mare tornerà davvero pulito?

Ero ragazzino quando mia madre mi diceva di non fare il bagno. Da tempo l’acqua del mare non è pulita e per questo stiamo dando il massimo per risolvere il problema, tenendo presente che il grosso dipende dalla mancata separazione, in tutti i comuni, delle linee di raccolta delle acque bianche e nere, che hanno esigenze di depurazione diversa e che con l’espansione urbanistica quando piove manda in tilt i depuratori. Ma detto questo, è importante anche evitare allarmismi eccessivi, non è vero che tutta la costa pescarese è sporca. I nostri ultimi prelievi nel fiume, del 13 e del 20 marzo lo confermano. I valori che non sono a norma in termini di carico batterico riguardano le solite zone a ridosso del fiume. Ma non oltre.

Se si fosse tagliata la diga foranea nei tempi annunciati, prima di quest’estate...

È fondamentale tagliare la diga foranea, ma è un intervento complesso. La Regione ha già annunciato che i lavori partiranno in autunno.

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