Mascia: alla città penso ogni giorno

Il sindaco smorza le polemiche e rilancia: «Non aumenterò le tasse»
PESCARA. «Occorre cautela, oggi, per amministrare una città soprattutto perché è un periodo in cui non ci sono disponibilità e le entrate sono sempre minori. Non amo la politica appariscente ma a Pescara penso ogni giorno: in primavera sarà un cantiere e ai cittadini posso assicurare che le tasse non saranno aumentate».
Il sindaco Luigi Albore Mascia è in macchina di ritorno da Brindisi, dove ha partecipato al Forum delle città dell'Adriatico e, per un attimo, si ferma a riflettere sulle polemiche - molte provenienti dal Pdl - che ha attirato quella lettera inviata a Silvio Berlusconi chiedendo di intervenire a riportare la diritta via nel Pdl: una chiarezza persa, per Mascia, a causa del senatore Filippo Piccone, coordinatore regionale del Pdl, che ha disertato l'incontro con Maurizio Gasparri e partecipato, con la febbre, a quello con l'ex sindaco Luciano D'Alfonso. Il Pdl regionale è stato duro con il sindaco, a cui ha ricordato che il confronto con l'avversario è un momento sano e, incassate le polemiche con amarezza, Mascia ha risposto con voci di bilancio, debiti risanati e la promessa che le tasse resteranno inalterate.
IL DEBITO ENEL Quando l'amministrazione Mascia si è insediata nel 2009, come racconta Stefano Ilari, il direttore generale del Comune, «ha ereditato un bilancio apparentemente sano, ma che in realtà nascondeva tra le sue pieghe alcune incognite: tra tutte, il debito fuori bilancio contratto da Enel gas, di circa 23 milioni di euro, nato da un'errata valutazione delle reti da parte della precedente amministrazione».
Spiega Ilari che è nato un contenzioso e che, successivamente, «è stato stabilito che quella valutazione fosse stata fatta male, condannando il Comune a un debito di circa 23 milioni di euro: una bomba». Questa settimana, dopo numerosi incontri tra il sindaco e i dirigenti dell'Enel e l'approdo a una soluzione transattiva che ha abbassato il debito a 14 milioni di euro, quella cifra sarà garantita all'Enel dal Monte dei Paschi di Siena. Un'operazione risolta che ruota attorno a tre protagonisti. «Pescara Gas si accolla il debito di transazione di 14 milioni di euro per conto del Comune», spiega Ilari, «e ha individuato nel Monte dei Paschi l'istituto per sostenere il pagamento all'Enel in un'unica soluazione. Per sostenere l'operazione, il Comune, come già approvato in consiglio comunale, rimodulerà il piano industriale di Pescara Gas, aumentandone il canone in maniera graduale. Quest'anno sui 300 mila euro, fino ad arrivare al regime di 600 mila euro».
NO TASSE «La partita», aggiunge Ilari, «sarà chiusa questa settimana con le firme del contratto». I Comuni hanno sempre meno risorse: «I trasferimenti statali», prosegue Ilari, «sono diminuiti. In base alla finanziaria del 2010, il Comune di Pescara avrà, nel 2011, 3 milioni 415 mila euro in meno di trasferimenti a cui va aggiunta un'altra fetta, per arrivare quindi a circa 7 milioni di euro».
Inoltre, «quello che dovrebbe essere una boccata d'ossigeno, il federalismo fiscale, sta ritardando». E' lo stesso direttore generale ad ammettere che la soluzione più agevole sarebbe stata quella di reperire risorse aumentando le tasse ma che, invece, il sindaco ha premuto per cercare altre vie comprimendo alcune spese. «La bozza del bilancio 2011 è pronta da dieci giorni», dice Ilari, «e, in attesa del federalismo, siamo già pronti a recuperare quei 7 milioni in meno attraverso alcune contrazioni e senza toccare la leva fiscale».
Quali voci saranno ridimensionate? «Turismo e cultura dal 3 al 30%; poi, applicheremo alla lettera la legge che ci impone di tagliare dell'80% le spese di rappresentanza, consulenza e sponsorizzazione rispetto al 2009. La spesa per il personale è scesa di 1 milione di euro e, ancora, rimodulazione dei mutui e la lotta all'evasione da cui ci aspettiamo di recuperare 1 milione e mezzo; rivisitazione dei canoni delle strutture comunali che consentirà di avere un gettito di 400-500 mila euro. E, infine, il sociale: anche in questo caso si potevano prelevare 4 milioni di euro, ma la giunta ha preferito lasciare intatta la cifra di circa 9 milioni».
Il sindaco Luigi Albore Mascia è in macchina di ritorno da Brindisi, dove ha partecipato al Forum delle città dell'Adriatico e, per un attimo, si ferma a riflettere sulle polemiche - molte provenienti dal Pdl - che ha attirato quella lettera inviata a Silvio Berlusconi chiedendo di intervenire a riportare la diritta via nel Pdl: una chiarezza persa, per Mascia, a causa del senatore Filippo Piccone, coordinatore regionale del Pdl, che ha disertato l'incontro con Maurizio Gasparri e partecipato, con la febbre, a quello con l'ex sindaco Luciano D'Alfonso. Il Pdl regionale è stato duro con il sindaco, a cui ha ricordato che il confronto con l'avversario è un momento sano e, incassate le polemiche con amarezza, Mascia ha risposto con voci di bilancio, debiti risanati e la promessa che le tasse resteranno inalterate.
IL DEBITO ENEL Quando l'amministrazione Mascia si è insediata nel 2009, come racconta Stefano Ilari, il direttore generale del Comune, «ha ereditato un bilancio apparentemente sano, ma che in realtà nascondeva tra le sue pieghe alcune incognite: tra tutte, il debito fuori bilancio contratto da Enel gas, di circa 23 milioni di euro, nato da un'errata valutazione delle reti da parte della precedente amministrazione».
Spiega Ilari che è nato un contenzioso e che, successivamente, «è stato stabilito che quella valutazione fosse stata fatta male, condannando il Comune a un debito di circa 23 milioni di euro: una bomba». Questa settimana, dopo numerosi incontri tra il sindaco e i dirigenti dell'Enel e l'approdo a una soluzione transattiva che ha abbassato il debito a 14 milioni di euro, quella cifra sarà garantita all'Enel dal Monte dei Paschi di Siena. Un'operazione risolta che ruota attorno a tre protagonisti. «Pescara Gas si accolla il debito di transazione di 14 milioni di euro per conto del Comune», spiega Ilari, «e ha individuato nel Monte dei Paschi l'istituto per sostenere il pagamento all'Enel in un'unica soluazione. Per sostenere l'operazione, il Comune, come già approvato in consiglio comunale, rimodulerà il piano industriale di Pescara Gas, aumentandone il canone in maniera graduale. Quest'anno sui 300 mila euro, fino ad arrivare al regime di 600 mila euro».
NO TASSE «La partita», aggiunge Ilari, «sarà chiusa questa settimana con le firme del contratto». I Comuni hanno sempre meno risorse: «I trasferimenti statali», prosegue Ilari, «sono diminuiti. In base alla finanziaria del 2010, il Comune di Pescara avrà, nel 2011, 3 milioni 415 mila euro in meno di trasferimenti a cui va aggiunta un'altra fetta, per arrivare quindi a circa 7 milioni di euro».
Inoltre, «quello che dovrebbe essere una boccata d'ossigeno, il federalismo fiscale, sta ritardando». E' lo stesso direttore generale ad ammettere che la soluzione più agevole sarebbe stata quella di reperire risorse aumentando le tasse ma che, invece, il sindaco ha premuto per cercare altre vie comprimendo alcune spese. «La bozza del bilancio 2011 è pronta da dieci giorni», dice Ilari, «e, in attesa del federalismo, siamo già pronti a recuperare quei 7 milioni in meno attraverso alcune contrazioni e senza toccare la leva fiscale».
Quali voci saranno ridimensionate? «Turismo e cultura dal 3 al 30%; poi, applicheremo alla lettera la legge che ci impone di tagliare dell'80% le spese di rappresentanza, consulenza e sponsorizzazione rispetto al 2009. La spesa per il personale è scesa di 1 milione di euro e, ancora, rimodulazione dei mutui e la lotta all'evasione da cui ci aspettiamo di recuperare 1 milione e mezzo; rivisitazione dei canoni delle strutture comunali che consentirà di avere un gettito di 400-500 mila euro. E, infine, il sociale: anche in questo caso si potevano prelevare 4 milioni di euro, ma la giunta ha preferito lasciare intatta la cifra di circa 9 milioni».
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