Mascia: i costruttori facciano proposte

Il sindaco replica all'Ance: i lavori non sono bloccati

PESCARA. Albore Mascia non ci sta a finire sotto accusa per i ritardi nell'avvio delle opere pubbliche. Mercoledì scorso, il presidente dell'Ance, l'associazione dei costruttori, Giuseppe Girolimetti ha parlato di 2mila posti di lavoro andati in fumo per il blocco dell'edilizia e del settore dei lavori pubblici. Il sindaco si è sentito chiamato in causa, così ieri ha preso carta e penna e ha scritto una lettera al presidente dei costruttori per invitare la categoria a fare proposte e ad avere più coraggio nel fare gli investimenti.

«E' assolutamente vero», si legge, «che l'ente pubblico, sia esso Comune, Provincia, o Regione, deve supportare l'azione del privato, deve agevolare le procedure burocratiche, puntando allo snellimento delle pratiche, alla semplificazione normativa. Ma tale dovere che, ritengo, la nostra amministrazione comunale sta portando avanti, va di pari passo con quelli che sono i doveri della classe imprenditoriale, dei cosiddetti costruttori». «Dovere degli imprenditori», prosegue Mascia, «è quello di innovare, di fare impresa e soprattutto di fare proposte all'ente pubblico, di portare idee, di contribuire concretamente attraverso la propria creatività allo sviluppo del territorio. A Pescara, e lo ribadisco con forza, i lavori pubblici non sono fermi, ma hanno rispettato l'iter normativo che impone tempi esatti e precisi, per l'apertura dei cantieri, ossia una progettazione preliminare, definitiva, esecutiva, gare d'appalto. Queste sulla base degli importi hanno una chiara procedura: verifica dei requisiti delle ditte che si aggiudicano gli interventi, tempi durante i quali non è possibile fare affidamenti con riserva».

«Rispettando tale procedura normativa», fa presente il sindaco, «la nostra amministrazione ha avviato solo negli ultimi due mesi ben 110 cantieri per opere pubbliche: dalla riqualificazione imponente di strade, marciapiedi, al rifacimento delle nostre riviere sino alla realizzazione di nuovi parcheggi sulle aree di risulta, con relative sistemazione dei sottoservizi, e poi la cura dei quartieri periferici, i parchi, gli impianti sportivi. Parlo di opere per milioni di euro, alcune sono già in itinere, altre partiranno a settembre per ovvie ragioni di interferenza con la stagione estiva».

«Quello che purtroppo devo ammettere è mancato negli ultimi due anni», conclude, «è stato il contributo di idee, di progettualità, da parte dei privati. La nostra amministrazione attende proposte di opere identificative e caratterizzanti la città: mi sarei aspettato l'arrivo di progetti in cui gli stessi costruttori dimostrassero il coraggio di osare, progetti capaci di andare più in là di un ponte o di un pontile. Ma per attrarre investimenti occorrono progetti, idee, occorre coraggio che solo una classe imprenditoriale lungimirante sa fornire». (a.ben.)

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