Materassi di pietra al porto

6 Maggio 2014

Al via il nuovo dragaggio. Scontro sul consiglio. No degli operatori ad altri rinvii

PESCARA. Le piogge e il mare grosso dello scorso fine settimana non hanno fatto bene al porto: i fondali si vanno sempre più ingrossando ogni volta che il mare è forte. Una beffa se si considera il tempo impiegato per i lavori del dragaggio e i 13 milioni di euro spesi. Per far fronte alla sabbia che avanza, la direzione marittima ha dato il via a una soluzione tampone e proprio ieri sono iniziate le operazioni di posa di materassi di pietra sulla banchina. Al lavoro il motopontone Cobra, lo stesso che si è occupato del dragaggio. Le mareggiate, come spiega il comandante in seconda della direzione marittima Antonio Catino, «hanno accumulato ulteriori quantità di sabbia sui fondali e per questo si è deciso di utilizzare i materassi di pietra, in condizioni di assoluta sicurezza per la navigazione per operare un contenimento dell'afflusso di sabbia trasportata da nord». Le operazioni sono andate avanti per l’intera giornata di ieri, mentre, per questa mattina, è fissato un incontro istituzionale per definire la possibilità di un nuovo intervento di riprofilatura dei fondali dopo che la nave cisterna Galatea, due settimane fa, si è arenata all'imbocco dello scalo per i fondali troppo bassi. Presto, dunque, la Sidra potrebbe riprendere il dragaggio dell’imboccatura del porto, come da disposizione del Provveditorato alle opere marittime. Per il momento resta l’ordinanza restrittiva che riguarda l'ingresso in porto con una profondità di 4,5 metri.

Intanto, non cessa la polemica sul piano regolatore portuale. Pochi giorni fa il sindaco Luigi Albore Mascia aveva annunciato per il prossimo 16 maggio la seduta straordinaria del consiglio comunale di Pescara per la ratifica dell’intesa tra Comune e Direzione marittima propedeutica all’invio del Piano regolatore portuale. Una decisione osteggiata dalla sinistra e dai grillini. Il consiglio non è stato ancora convocato e la decisione sull’opportunità della seduta avverrà questa mattina: il presidente del consiglio comunale Roberto De Camillis ha convocato per oggi l’ufficio di presidenza. «Secondo la mia personale opinione», puntualizza De Camillis, «non è opportuno convocare alcun consiglio. Direi di soprassedere, dal momento che non sussistono i requisiti dell’urgenza e il consiglio, in piena campagna elettorale, si trasformerebbe in un mega dibattito che di sicuro non fa bene né ai cittadini di Pescara né agli operatori del mare».

Intanto, gli operatori dicono no a rinvii per esaminare nuovi progetti : «Rimaniamo allibiti dinanzi alle dichiarazioni rilasciate in una campagna elettorale che ancora una volta usa il porto per recuperare voti mettendo a serio rischio lo sviluppo tanto atteso. La nostra città rischia di diventare una città ferma, del non fare e del non scegliere a causa di interessi di una sparuta minoranza in cerca di visibilità». Gli operatori contestano «chi fa promesse di progetti alternativi ipoteticamente più semplici e meno dispendiosi senza che abbiano alcun valore tecnico-scientifico».

Paola Toro

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