PESCARA

Maxi sequestro di luci, giocattoli e peluche non sicuri / VIDEO

Scoperti dalla guardia di finanza quasi 60mila prodotti non conformi in città e a Roma. Imprenditore denunciato, sanzioni fino a 25mila euro

PESCARA. Proseguono quindi senza sosta i controlli delle fiamme gialle del Comando provinciale della guardia di finanza di Pescara nell’ambito del piano “Natale sicuro”, diretto al contrasto dell’abusivismo commerciale, della vendita di capi con marchi contraffatti o non conformi rispetto agli standard di sicurezza, al fine di tutelare la salute dei consumatori e il corretto funzionamento del mercato. I militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Pescara hanno sequestrato 57.733 articoli in esercizi commerciali di Roma e di Pescara, e denunciato a piede libero un imprenditore.
La prima operazione è stata eseguita nei confronti di due negozi della Capitale, dove sono stati sequestrati 17.772 prodotti destinati alla vendita e risultati non conformi agli standard di sicurezza prescritti dalle normative europee e nazionali. Nel dettaglio, i militari,  in prosecuzione dei controlli nel territorio della provincia di Pescara in materia di sicurezza prodotti, hanno ispezionato due grandi magazzini di Roma, trovando varie categorie di prodotti non sicuri, in particolare giocattoli, gadget/souvenir e peluche. Tali beni, infatti, erano sprovvisti del marchio “CE”, sinonimo di conformità alla legge e delle prescritte avvertenze. Alle imprese, responsabili della violazione, sanzioni fino a 25mila euro, oltre alla confisca dei beni non conformi. 

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Pescara, la guardia di finanza sequestra quasi 60mila articoli non sicuri
Operazione "Natale sicuro": i militari scoprono luci, giocattoli, gadget e peluche non sicuri in città e a Roma

La seconda operazione ha riguardato un’attività pescarese, dove sono stati sequestrati diversi articoli (luci natalizie e giocattoli) posti in vendita in violazione della normativa sulla sicurezza dei prodotti e delle connesse violazioni del Codice del consumo. Tali prodotti, infatti, riportavano indebitamente sulla confezione la marcatura “CE”, sinonimo di conformità alla legge, traendo in inganno il consumatore finale, convinto invece di acquistare un prodotto certificato e pertanto genuino. Quanto ai vari giocattoli trovati, inoltre, gli stessi non riportavano le istruzioni sulle modalità d’uso e le avvertenze in lingua italiana. L’esercente, un uomo di nazionalità cinese, è stato pertanto denunciato all'autorità giudiziaria ai sensi dell’art. 515 del codice penale (frode in commercio).
I prodotti sequestrati (in totale 57.733), secondo la Finanza, erano pericolosi per la salute umana, soprattutto dei bambini, a causa dell’assenza di garanzie di sicurezza dei materiali utilizzati, delle procedure attuate per fabbricarli e della destinazione d’uso.