Metà dei multati passa col rosso E uno su due non paga la sanzione 

L’assessore Rossi: «Mancano 7 milioni tra il 2015 e il 2019». Il comandante Casale: «Più controlli» La maggior parte delle infrazioni registrate dalle telecamere sui semafori installate dopo il 2017

MONTESILVANO. Gli automobilisti che percorrono le strade di Montesilvano sono molto indisciplinati alla guida, soprattutto in prossimità dei semafori. A parlare chiaro sono i numeri forniti dalla polizia locale della città adriatica in merito alle multe elevate nel 2019 per comportamenti scorretti al volante.
Nel corso dell’anno appena terminato, sono ben ventinovemila le sanzioni comminate dagli agenti del comandante Nicolino Casale per altrettante violazioni al Codice della strada, a cui se aggiungono altre 352 amministrative per il mancato rispetto delle ordinanze vigenti sul territorio comunale. Il tutto per un totale di circa quattro milioni e 300mila euro, di cui finora sono stati pagati circa due milioni di euro.
A rappresentare il tallone d’Achille degli automobilisti montesilvanesi (e non solo) è senza dubbio il loro rapporto con i cosiddetti “semafori killer”, ossia quegli impianti dotati di telecamere che consentono di multare chi non rispetta il Codice.
Si tratta di quattro “photo-red”, come si chiama il sistema di rilevamento elettronico delle infrazioni stradali installato negli incroci semaforizzati: sono presenti sui semafori di via Vestina, all’incrocio con via Cavallotti, su via Chiarini, angolo via dell’Abbazia, e tra corso Umberto e via Adige. Nel corso del 2019, sono state ben 16.300 le multe elevate, di cui 7.900 per passaggio con il rosso e 8.400 per cambio di corsia in prossimità del semaforo.
Se il 56,2% delle sanzioni elevate dalla polizia locale riguarda i semafori, sono comunque tantissime (12.700) le altre violazioni al Codice della strada commesse dagli automobilisti in città. Tra i numeri forniti dal comandante Casale, ci sono 162 verbali per parcheggio in aree di sosta riservate ai disabili, 46 multe per il mancato utilizzo della cintura di sicurezza e 112 persone sanzionate perché “pizzicate” dagli agenti con il cellulare alla guida.
«Mi riprometto di intensificare i controlli per questo tipo di violazione», garantisce il comandante, «perché oggi è una delle cause maggiori di sinistri in città. Così come tra le violazioni più gravi abbiamo rilevato, attraverso mezzi tecnici e analisi, sei persone che sono state denunciate per guida in stato di ebbrezza e cinque persone che si erano messe al volante dopo aver assunto sostanze stupefacenti».
Ci sono poi i verbali emessi per i veicoli senza assicurazione, che ammontano a 280, e quelli che hanno portato alla rimozione di 136 mezzi perché parcheggiati in zone vietate.
Non solo mancato rispetto del Codice della Strada. Nel corso del 2019, infatti, sono state 352 le violazioni amministrative, per un totale di 83.500 euro, comminate dalla polizia locale per il mancato rispetto di ordinanze comunali, ad esempio in materia di prostituzione, mancata raccolta di deiezioni canine e per abbandono di rifiuti (caso in cui intervengono le fototrappole).
Ma una volta beccata la multa, gli automobilisti la pagano? Non sempre, come dimostra il dato del 2019, dove emerge che finora sono state pagate meno della metà delle sanzioni. Ma soprattutto come rivelano i numeri relativi agli ultimi cinque anni. Stando alle cifre presentate dall’assessore Damiana Rossi nel corso dell’ultimo consiglio comunale, ammontano a ben sette milioni e 200mila euro le sanzioni emesse nel quinquennio tra il 2015 e il 2019, e non ancora pagate.
Quanto agli importi complessivi delle multe comminate nello stesso quinquennio, si registra un aumento stratosferico a partire dal 2017, dovuto all’installazione delle telecamere ai semafori. Se nel 2015 la somma delle sanzioni è stata di 295mila euro e nel 2016 di 543mila euro, il totale è lievitato a due milioni 270 mila euro circa nel 2017, per raddoppiare passando a quattro milioni nel 2018 e a quattro milioni e 300 mila nel 2019.
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