«Metteremo lo stop a uffici e burocrazia»

PESCARA. Sì, certo, un caffè se lo sono presi, ieri pomeriggio, in un bar di via Regina Margherita, al termine della registrazione, nella sede della Rai, di un dibattito televisivo (andrà in onda...

PESCARA. Sì, certo, un caffè se lo sono presi, ieri pomeriggio, in un bar di via Regina Margherita, al termine della registrazione, nella sede della Rai, di un dibattito televisivo (andrà in onda oggi, alle 13.10, su Rai Tre). E un «duello» con Alessandrini, seppur non nella forma così come richiesta da Albore Mascia, che voleva un confronto davanti ai cittadini, c’è stato.

Ma poco prima, in mattinata, prima del faccia a faccia in video, in particolare incentrato sulla destinazione dell’ex Cofa, sulla riqualificazione di corso Vittorio Emanuele e sulla realizzazione del teatro monumentale, qualche «straccio», seppur a distanza, tra i due era volato.

Ad Alessandrini, infatti, non era andata giù la stilettata preventiva affondata da Mascia durante un incontro della settimana scorsa, nella sala Petruzzi del museo delle Genti d’Abruzzo, quando il sindaco uscente aveva affermato che, «certamente, se il centrosinistra dovesse andare al governo, dirà senza dubbio di aver trovato un “buco”, nelle casse del Comune, per poter giustificare le tasse che hanno intenzione di introdurre».

«Il buco esiste», è stata infatti la replica secca di Alessandrini, durante una conferenza stampa convocata per spiegare come intende passare la «luna di miele» con la città, nel caso fosse eletto; ovvero, per far conoscere i provvedimenti che, di prammatica, prenderà nei primi cento giorni. «Esiste», ha sottolineato, «ed ammonta», ha aggiunto affiancato dall’ex sindaco pro tempore Camillo D’Angelo, «a 35 milioni di euro. E di questo Mascia dovrà rendere conto alla Corte dei Conti». Insomma,fair play sì, come sul possibile accordo relativo all'utilizzo della piazza venerdì prossimo, per i comizi finali; ma, per il resto, «dura lex, sed lex». Per i primi tre mesi e mezzo circa di governo, Alessandrini ieri, in primis, ha puntato sul sociale.

«Innanzitutto partirò con un centro diurno per anziani autosufficienti», ha reso noto. Poi l’attacco sarà al «potere degli uffici, alla burocrazia. Elimineremo i 15 sportelli unici che esistono a Pescara, riducendoli a uno, con una modulistica unica complessiva».

Altri due punti riguardano l’iter nell'ambito delle decision maker: «Renderemo tracciabili i provvedimenti legislativi e snelliremo le pratiche edilizie». Lo sguardo, sempre secondo le intenzioni di Alessandrini, sarà poi rivolto agli esercenti: «Destineremo 100 mila euro per la realizzazione del centro commerciale naturale. Anche se la città dovrà essere policentrica, e per questo ho in mente Torino». Con un binomio, per l'aspirante sindaco, che dovrebbe incentrarsi sullo shopping e l’intrattenimento. L’honey moon con Pescara, infine, si dovrebbe concludere avviando la riapertura del teatro Michetti e la redazione di un piano traffico. ©RIPRODUZIONE RISERVATA