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Mille persone per l'addio a David

A Pescara la chiesa di Sant'Andrea gremita per l'ultimo saluto all'alpinista pescarese travolto da una slavina sul Gran Sasso

PESCARA. Tanto silenzio nella chiesa di Sant'Andrea gremita per l'ultimo saluto a David Remigio, il 44enne pescarese che domenica è stato travolto da una slavina sul Gran Sasso, ed è morto insieme all'alpinista teramano Pino Sabbatini.

Circa un migliaio di persone tra parenti e amici, tantissimi, si sono radunati per ascoltare le parole di padre Costante Baron che dopo il vangelo di Giovanni sulla morte di Gesù sulla croce ha ricordato la passione di David per la natura, e in particolare per il mare e la montagna.

"Lui era innamorato della natura, per questo era sempre sorridente, perché chi ama la natura gode dentro e e non può che essere sorridente". Toccanti le parole delle due nipotine arrivate da Milano dove da anni abita la sorella di David, Letizia. Assenti, per il troppo dolore, i genitori Anna e Tonino. Un lungo applauso ha salutato alla fine la bara in rovere bianco, con due piccoli cuscini di rose rosse e bianche e la foto di David che si è allontanato per sempre. Il suo carro funebre, una Maserati. (s.d.l.)