Montesilvano, è scontro su sfratti e alloggi vuoti nelle Case popolari

30 Novembre 2014

Nuova lite nel centrodestra, Aliano denuncia: il vicesindaco dà appartamenti alle famiglie di abusivi. La replica: accusa ridicola, via alla ricognizione con l’Ater

MONTESILVANO. «Io li cacciavo, lui li premia». Così il consigliere comunale di Forza Italia Anthony Aliano apre un altro terreno di scontro nel centrodestra su un caso che vede protagonisti il vicesindaco Ottavio De Martinis e una famiglia di abusivi delle case popolari. Alla famiglia è stato riassegnato l’alloggio popolare dal quale erano stati sfrattati nei mesi scorsi. «Apprendo con enorme rammarico che De Martinis», sottolinea Aliano, ex assessore al Sociale con la giunta Di Mattia, «ha pensato bene di premiare una famiglia, assegnandole in modo straordinario un alloggio popolare, a discapito di tanti altri cittadini che attendono inutilmente in graduatoria il loro turno e ai quali viene opposto sempre il solito motivetto: non ci sono alloggi popolari, ci dispiace».

Stando al dissidente forzista, «con una scusa banale quanto inconsistente», De Martinis ha provveduto a trasferire, da un hotel dove alloggiava a spese dell’ente a un alloggio di via Rimini, la famiglia in questione – che Aliano rivela di aver provveduto lui stesso a cacciare con l’ausilio dei carabinieri di Montesilvano poiché colpevole di aver occupato abusivamente la casa. «De Martinis, pur conscio delle decine, forse centinaia di esigenze paritetiche, se non peggiori», aggiunge Aliano, «ha deciso comunque di assegnare l’abitazione infischiandosene di ogni manifesta necessità di coloro, e non solo, che precedono la coppia in graduatoria regionale. Al contrario, dovrebbe preoccuparsi di applicare il protocollo d’intesa stipulato, mio tramite, tra l’amministrazione, la Caritas e l’Ater, per consentire la rimessa in pristino immediata degli immobili che, nonostante liberi, non sono assegnabili per mancanza di banale conformità elettrica e idraulica».

Immediata la replica dell’assessore De Martinis. «Suscita una grande ilarità l’accusa rivoltami relativamente a favoritismi nei confronti di famiglie abusive dato che io, per 4 anni, ho combattuto il fenomeno in prima linea come faccio tuttora. Quanto alla delibera», spiega, «deriva dal fatto che la famiglia, pur essendo stata oggetto di sfratto, si trova al 26esimo posto della graduatoria e nell’arco di qualche mese avrebbe comunque avuto diritto all’abitazione. Per questo, sentite l’Ater e la Regione, abbiamo deciso di attuare un provvedimento straordinario per evitare di continuare a spendere soldi pubblici per il loro mantenimento in hotel. Il tutto anche in considerazione del fatto che sono presenti dei minori e che la situazione ci è stata più volte segnalata dalle associazioni umanitarie. Abbiamo quindi fatto un’assegnazione provvisoria», prosegue, «nello stesso appartamento, dove erano presenti ancora i loro mobili, in attesa che la situazione venga sanata».

De Martinis riferisce, inoltre, di essersi attivato, insieme all’assessore regionale Donato Di Matteo e alla direttrice dell’Ater Giuseppina Di Tella, per modificare una norma che consente di poter assegnare gli alloggi liberi immediatamente senza dover attendere la conformità elettrica e idraulica. «Questo accelera di parecchio le procedure per l’assegnazione degli appartamenti», evidenzia, «ed evita il fenomeno dell’abusivismo». Il vicesindaco annuncia, infine, che la prossima settimana è già in programma un sopralluogo in via Rimini con la Di Tella per effettuare una ricognizione degli appartamenti liberi, che dovrebbero essere 7/8, e per avviare ulteriori sfratti. «A breve», conclude, «non ci saranno più appartamenti vuoti».

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