l'emergenza

Montesilvano, esce per poche ore e gli occupano la casa

Ha dovuto attendere qualche settimana un 50enne per rientrare nell’abitazione dell’Ater di cui è legittimo titolare

MONTESILVANO. Torna a casa e trova un’altra famiglia a occupare la sua abitazione. Protagonista del surreale episodio un 50enne di Montesilvano, residente nelle case popolari di via Rimini, che dopo essersi allontanato per qualche ora dalla sua abitazione, ha fatto la spiacevole scoperta. È accaduto qualche settimana fa, in uno degli alloggi delle sette palazzine dell’Ater, nella problematica traversa di via Chiarini. L'abuso è stato risolto solo ieri, grazie all’intervento delle forze dell’ordine.

Il montesilvanese, dopo aver atteso a lungo il suo turno in graduatoria, nel periodo di Pasqua, si era visto assegnare dal Comune un piccolo alloggio in via Rimini, tornato nelle disponibilità dell’Ater dopo la morte della precedente inquilina. Entrato in possesso dell’appartamento, il nuovo legittimo proprietario ha iniziato una serie di piccoli interventi di ristrutturazione per rendere la casa più confortevole. Ed è proprio durante questi lavori che un giorno, approfittando dell’assenza del cinquantenne uscito di casa per pranzo, una famiglia montesilvanese composta da tre persone ha forzato la porta dell’appartamento e l’ha occupata abusivamente.

Tornato in via Rimini e resosi conto dell’abuso, il proprietario ha presentato una denuncia ai carabinieri e segnalato l’accaduto all’amministrazione Maragno. Le forze dell’ordine e il Comune si sono quindi immediatamente attivati e, ieri mattina, è scattato il blitz condotto dalla polizia locale in collaborazione con l’Ater e l’ausilio dei carabinieri, dei vigili del fuoco e della Croce rossa. L’alloggio è stato quindi sequestrato e la famiglia occupante sgomberata e momentaneamente ospitata in hotel per via della presenza di minori. «È inaccettabile», osserva l’assessore alle Politiche della casa, Ottavio De Martinis, «che avvengano episodi di questo genere e che vi siano persone che si sentono autorizzate a prendere possesso di interi appartamenti, privando i legittimi assegnatari dei loro diritti. Un plauso va alle forze dell’ordine che hanno consentito a una persona di rientrare nella sua casa».

L’intervento di sgombero, in questo caso, è stato reso possibile in tempi relativamente brevi, qualche settimana, proprio perché l’appartamento era già stato assegnato. «L’iter burocratico, che in casi di occupazione abusiva spesso è molto lungo», sottolinea De Martinis, «è stato accelerato proprio dal fatto che, essendo l’appartamento abitato da un'altra persona, l’occupazione ha rappresentato di fatto un caso di violazione di domicilio sul quale ora indagano i carabinieri».

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