Montesilvano, il Comune dà la caccia a 10 mila evasori

Debiti per 65 milioni: l’amministrazione Maragno invia gli avvisi ai morosi della Tarsu e dell’Ici. Pagamenti entro due mesi, poi scattano le sanzioni del 30 per cento

MONTESILVANO. Quasi 9 mila evasori per la Tarsu del 2013. Un numero ancora sconosciuto per l’Ici del 2011, ma sicuramente più di mille. Il Comune messo in ginocchio dai debiti – un conto in rosso da 65 milioni di euro – va a caccia degli evasori per evitare di cadere nella trappola del dissesto finanziario. Una possibilità che il sindaco Francesco Maragno (Forza Italia) non ha affatto escluso con il ritorno in Comune dopo 17 giorni da dimissionario: «È il momento di affrontare di petto le criticità perché è ancora concreto il rischio del dissesto finanziario», queste le parole di Maragno all’atto del ritiro delle dimissioni.

Un paese che non paga. In base ai primi numeri c’è un paese che non ha pagato i bollettini per i rifiuti e la casa: solo per la tassa sulla spazzatura dell’anno scorso, un montesilvanese su 5 risulta moroso. Proprio per la Tarsu 2013, il Comune è pronto a mandare 8.940 avvisi di accertamento nelle case dei morosi. Per farlo l’amministrazione Maragno si è già rivolta alla Soget mettendo da parte una spesa di 27.500 euro «per il rimborso delle spese di notifica da effettuarsi tramite l’utilizzo di messi notificatori».

Evasori sanzionati. Una determina firmata dal dirigente del settore Finanze Pietro Ventrella e dal segretario generale Alfredo Luviner stabilisce anche come gli evasori dovranno pagare e cioè subito e senza complimenti, altrimenti si troveranno arriverà anche la sanzione: «Versamento in una sola rata», precisa il documento, «da pagare entro 60 giorni dalla notifica con la conseguente applicazione, in caso di mancato versamento, della sanzione del 30 per cento».

«Necessità». L’accertamento, per l’amministrazione, è una «necessità» per rimettere in ordine i conti disastrati: l’atto di Ventrella e Luviner, spiega che c’è la «necessità di accertare i versamenti effettuati dai contribuenti poiché si presume che un cospicuo numero di contribuenti non abbia provveduto al versamento del tributo richiesto con regolarità».

«Debiti per 65 milioni». L’assessore alle Finanze Caterina Verrigni spiega il concetto con parole che non lasciano troppo spazio alle interpretazioni. L’assessore parla di «estreme difficoltà finanziarie» e tira fuori due numeri: 65 milioni di euro di debiti e patto di stabilità sforato per 11 milioni di euro. «Partendo dal presupposto che bisogna procedere con urgenza al recupero dell’evasione Ici per l’anno 2011», commenta, «anche alla luce delle estreme difficoltà finanziarie nelle quali versa il Comune di Montesilvano che, ricordiamo, deve fare i conti con un debito di 65 milioni di euro e con lo sforamento, al 30 giugno scorso, del patto di stabilità per 11 milioni di euro circa, abbiamo ritenuto necessario prorogare il contratto con la Soget per l’attività di accertamento dell’evasione».

Spese in crescita. Numeri impressionanti. Gli stessi che si ritrovano in una relazione di 16 pagine firmata dal sindaco Maragno: un atto, la relazione di inizio mandato, che fotografa un Comune allo sbando. Con le spese in crescita e il personale che non basta. Le spese correnti pari a quasi 32 milioni di euro in base all’ultimo rendiconto del 2013 arriveranno a 34.261.436,25 secondo lo schema di bilancio di previsione del 2014. E questo nonostante la «carenza di organico» denunciata da Maragno sul documento: «La mancata attuazione di concorsi negli anni 2010/2013 ha comportato una diminuzione di personale con contratto a tempo indeterminato di 42 unità, di conseguenza risulta fortemente limitata la possibilità di garantire la funzionalità di servizi essenziali e il rispetto delle scadenze previste dalla normativa. Comunque», dice il sindaco, «si cerca di dare priorità al rispetto dei termini procedimentali per non creare disagio alla cittadinanza».

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