Montesilvano, individuata la rete del mercato del sesso

16 Luglio 2014

Dodici persone nell’indagine avviata tre anni fa dai carabinieri. Un arresto a Silvi, denunciato pensionato di Roseto

MONTESILVANO. Reclutavano delle giovani e le avviavano alla prostituzione sul lungomare di Montesilvano, sfruttandone l’attività. Per questo dodici persone sono finite negli anni scorsi nel mirino dei carabinieri che hanno indagato a lungo sul gruppo spiandone i componenti, seguendoli e intercettandoli, e ieri proprio i carabinieri hanno eseguito due misure cautelari. Un uomo, Victor Vasile Pop, 28 anni, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato a Silvi e condotto in carcere, a Pescara, mentre un pensionato di 79 anni di Roseto, T.P., vedovo, è stato sottoposto al divieto di dimora a Pescara e Chieti.

Entrambi devono rispondere dei reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Restano da prendere altre due persone, coinvolte nella stessa inchiesta, che al momento sono irreperibili e i carabinieri, coordinati dal capitano Enzo Marinelli, non escludono che abbiano lasciato l’Italia. L’indagine per capire chi ci fosse dietro le lucciole è partita a luglio del 2011 ed è andata avanti fino ad aprile dell’anno successivo. I militari dell’Arma avevano intuito che esisteva un sistema di gestione della prostituzione, e nei mesi hanno acquisito una serie di elementi per avvalorare questa tesi. Il sistema, per gli investigatori, era stato messo in piedi da dodici pregiudicati che sfruttavano una dozzina di ragazze romene. Le giovani venivano intercettate e destinate al marciapiedi dagli sfruttatori, con l’obiettivo di incassare i profitti derivanti dal mercato del sesso, in base uno schema tristemente collaudato che in genere vede le ragazze ridotte in uno stato di sudditanza, anche psicologica, rispetto a chi le controlla. Seguendo fisicamente le mosse dei responsabili di questo giro, ma anche intercettandone le conversazioni e raccogliendo delle testimonianze, i carabinieri hanno ricostruito i compiti di ciascuno e poi hanno rimesso una denuncia alla procura della repubblica nei confronti dei dodici, per smantellare la banda.

Tra le confidenze raccolte ci sarebbe anche quella di una prostituta che voleva uscire dal giro. Le misure cautelari sono arrivate ieri, dopo oltre due anni dalla conclusione delle indagini, ma non tutti i destinatari sono stati individuati: due si sono visti notificare il provvedimento del giudice per le indagini preliminari mentre due delle persone da arrestare risultano latitanti e non sono state trovate. Le hanno cercate i carabinieri di Montesilvano e Giulianova, che hanno agito tra Montesilvano, Roseto e Silvi, per cui ci si augura di individuarle più in là.

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