Montesilvano, inseguito e investito due volte dall’auto del rivale

1 Novembre 2014

Via Ariosto, lite tra due senegalesi degenera in un tentato omicidio

MONTESILVANO. Tenta di uccidere un connazionale, in via Ariosto, investendolo con l’auto. Protagonisti due senegalesi di 34 anni, al cumine di un’accesa discussione in auto per motivi al momento sconosciuti. Il conducente del mezzo ha investito l’altro straniero ed è fuggito, ma rintracciato subito dopo dai carabinieri è stato sottoponendolo a fermo come indiziato di tentato omicidio.

A chiarire i fatti e circostanze sono proprio i militari della compagnia di Montesilvano, coordinati da Christian Petruzzella. I carabinieri si sono messi sulle tracce di Cheikh Kebe, e lo hanno bloccato mentre cercava di allontanarsi per non essere identificato.

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L’episodio è avvenuto qualche notte fa, a seguito di una lite scoppiata all'interno di una Fiat Punto. Kebe, già noto alle forze dell’ordine, ha minacciato di morte il coetaneo, per questioni al momento non chiare agli investigatori e quando l’altro è sceso dalla Fiat per allontanarsi da lì, Kebe ha ingranato la marcia e ha cercato di investirlo senza però riuscire nel suo intento perché l’altro ha fatto in tempo a mettersi in salvo ed è stato colpito solo a una mano.

Il malcapitato ha cercato di sfuggire alla furia di Kebe ma non è riuscito a liberarsi di lui che, evidentemente, aveva tutte l’intenzione di portare avanti il suo progetto di morte. Kebe ha raggiunto il connazionale e, con una manovra pericolosa, lo ha investito alle spalle, facendolo finire sul parabrezza e poi a terra. Vedendolo ferito è fuggito ma, essendo stata lanciata una segnalazione al 112, i carabinieri sono intervenuti e hanno avviato le ricerche del responsabile, rintracciandolo mentre cercava di abbandonare l’auto.

Dopo l’identificazione si è scoperto che in passato Kebe è stato fermato due volte alla guida senza patente, che non ha mai conseguito, e non ha ottemperato a un provvedimento di espulsione emesso nei suoi confronti perché non è in regola dal punto di vista del soggiorno in Italia. Il fermo è stato convalidato e ora è in carcere, con l'accusa di tentato omicidio. Il ferito, soccorso dal 118, è in ospedale a Pescara, per contusioni e fratture, sul volto e sul corpo.

Flavia Buccilli

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