Montesilvano, la lezione del prete dei migranti agli studenti / VIDEO

Don Mattia, cappellano di “Mediterranea saving humans”, racconta la propria esperienza a bordo delle navi delle ong

MONTESILVANO. Ai giovani ha lanciato un messaggio di speranza, di aiuto e di confronto. Ha raccontato loro la disperazione dei migranti, ma anche la carità che trovano, e l'accoglienza grazie ai tanti volontari. E' stata la "lezione" speciale che don Mattia Ferrari, il prete dei migranti cappellano di “Mediterranea saving humans”, ha tenuto nell’aula magna dell’Isitituto Alessandrini di via D’Agnese, nel corso dell’incontro sul decreto Sicurezza bis denominato “exPATRIAre”. Don Mattia ha portato la fede a bordo delle navi delle ong “Jonio” e “Mediterranea” e ha raccontato la sua esperienza nelle acque dei migranti.

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Il prete dei migranti: "Quando li salviamo la prima cosa che dicono è che scappano dall'inferno"
Video-intervista a don Mattia Ferrari, cappellano di “Mediterranea saving humans”, ospite all'Alessandrini di Montesilvano (di Antonella Luccitti)

L’attività rientra nella proposta pedagogica realizzata dall’Iis Alessandrini, e ha visto la partecipazione degli alunni delle classi IV A, IV B, VA: Noemi Acuna, Vincenzo Alcini, Andrea Caldarelli, Aurora Calista, Matteo Cerretani, Julien Jerome Cò, Ilaria Crisante, Alba D’Anniballe, Luca Dell’Elce, Lucia De Patre, Matteo De Sanctis, Stefano De Simone, Beatrice Di Blasio, Federica Di Blasio, Francesco Di Giacomo, Daniele Di Giovanni, Alessandro Alex Di Marco, Ludovica Di Muzio, Simone Di Profio, Andrea Evangelista, Mario Scarpa, Adriano Schiavone, Roberto Emilio Tiberi, Lorenzo Tolli coordinati dai professori Carla Sbrolli e Mauro Baldassarre.

Il progetto, denominato “Redistribuzione, mai più senza lavoro, reddito, casa” si prefigge l’analisi di un problema locale connesso a dinamiche nazionali e sovranazionali, per formulare linee critiche di interpretazione del fenomeno e di fornire ipotesi di soluzione. Il Comune di Montesilvano è direttamente interessato in quanto territorio di insediamento di nuove comunità e sede di uno dei primi Sprar nazionali.