Montesilvano, la priorità del neo sindaco Maragno è la questione rifiuti in strada

Il nuovo sindaco: stop all’emergenza in 100 giorni. Previsto un primo faccia a faccia con balneatori e albergatori

MONTESILVANO. Ieri ha incontrato i dirigenti del Comune, oggi parlerà con balneatori e albergatori. Francesco Maragno, prima della proclamazione, ha già cominciato a fare il sindaco: «Devo risolvere l’emergenza rifiuti», annuncia, «Montesilvano non può avere i cumuli di immondizia in strada».

Maragno, lei è stato eletto sindaco a un ballottaggio segnato dall’astensionismo record: più di 20 mila residenti non sono andati a votare. Cosa significa?

«Tendenzialmente, l’elettorato di centrodestra, al ballottaggio, si reca meno alle urne e questo è stato confermato anche a Montesilvano: noi abbiamo perso almeno tremila voti rispetto al primo turno. Poi, domenica scorsa è stata la prima vera giornata di mare. Ma non bisogna nascondersi: la verità è che, soprattutto a Montesilvano, c’è una grande disaffezione per la politica: il fatto è che, fino a oggi, la politica non è riuscita a dare risposte concrete, sono state fatte solo promesse e tutte sempre disattese. Così, la gente è diventata disillusa, non partecipa e non controlla più l’operato dell’amministrazione. Ma io sarò il sindaco di tutti, anche di quelli che non sono andati a votare: farò di tutto per meritarmi anche la loro fiducia».

Rifiuti, erba alta, strade dissestate: cosa farà nei primi 100 giorni?

«Mi impegnerò a risolvere l’emergenza rifiuti fin da subito: il servizio di raccolta non funziona e i risvolti sono evidentissimi ma, siccome vogliamo che Montesilvano sia una città turistica, non possiamo permetterci il lusso di mostrare una cartolina della città con i rifiuti in strada. Poi, abbiamo bisogno di curare il verde e le strade: ci sono tantissimi lavori da fare e mi auguro che le risposte possano arrivare anche prima di 100 giorni. Ieri, mi sono recato già in Comune per parlare con i dirigenti e, oggi alle 15,30, mi incontrerò con balneatori e albergatori per affrontare i problemi della raccolta rifiuti e pulizia della spiaggia».

A proposito di turismo, riuscirà a mettere in piedi un cartellone di appuntamenti?

«Il tempo a disposizione è pochissimo e la mia giunta, per questioni burocratiche, sarà nominata tra fine giugno e inizio luglio ma cercheremo di fare il possibile per mettere a punto un servizio accettabile».

Nel suo programma domina la concretezza: la priorità?

«Montesilvano diventa sempre più insicura e dobbiamo impegnarci per aumentare la presenza delle forze dell’ordine. Io mi sono già attivato con la senatrice Federica Chiavaroli (Ncd) per discuterne con il ministro dell’Interno Angelino Alfano: insieme cercheremo di potenziare la struttura dei carabinieri e tenteremo di far istituire un commissariato di polizia. Sappiamo che non è facile ma il nostro compito è provarci».

Dal 2006 Montesilvano è sinonimo di presunto malaffare e liti tra politici: lei che è un finanziere, riuscirà a ridare serenità?

«Io me lo auguro. Questa è una città in cui si è detto e visto un po’ di tutto e, per questo, riteniamo che sia arrivato il momento di lavorare quasi sotto traccia: la nostra azione politica deve puntare ai risultati. Non vogliamo essere uomini di parole ma uomini di parola per lasciare una traccia indelebile».

Maragno genero del costruttore Raffaele Di Giovanni: perché nel suo programma l’urbanistica è liquidata in una frase?

«Io non vivo di urbanistica e questo territorio ha già dato troppo all’edilizia. Ora, lo sviluppo deve puntare al turismo».

E se dovessero arrivare istanze dalle ditte di famiglia come si comporterà?

«Sicuramente, io non terrò la delega all’Urbanistica: troveremo una persona equilibrata per l’assessorato e non ci saranno problemi. Comunque, chi ha il diritto di svolgere un’opera deve farlo in maniera trasparente».

Capitolo giunta: come riuscirà a far quadrare i conti?

«Ci saranno, sicuramente tre donne e poi, al massimo, 4 uomini. Faremo le scelte in base alle inclinazioni dei singoli e non escludo che ci possano essere personalità esterne ma è davvero troppo presto».

Manola Musa è già assessore?

«Conosciamo la precisione delle donne e la loro incondizionabilità. Musa ha una grande esperienza. Poi, Valentina Di Felice ha ottenuto un risultato ottimo sebbene all’esordio. Come Barbara Di Giovanni, anche lei alla prima esperienza. Deborah Comardi è una ragazza di ottime prospettive. A quando la giunta? Purtroppo, la proclamazione degli eletti, ci sarà solo tra il 16 e il 19, poi potremo lavorare».

La senatrice Chiavaroli ha partecipato alla festa: ma, allora, lei è di Ncd?

«Sono un uomo di tutta la coalizione. Con la Chiavaroli mi lega un rapporto di amicizia che va oltre la politica: lei, comunque, è stata molto presente nella campagna elettorale anche per la necessità di lanciare un partito nuovo. Sono convinto che questa collaborazione ci potrà portare grandi risultati visto che Ncd fa parte della coalizione di governo e noi abbiamo bisogno anche di risposte dal governo centrale».

Le amministrazioni Cordoma e Di Mattia sono finite nel pantano delle liti intestine: è un destino inevitabile?

«Partiamo con le migliori intenzioni e tanta capacità di applicazione. Sono certo che tra persone intelligenti ci potranno essere anche contrasti ma, alla fine, la sintesi si troverà sempre. Si può e si deve prediligere l’interesse generale».

Lino Ruggero ha parlato di un risultato influenzato da troppi veleni contro di lui. Che ne pensa?

«Tutte le campagne elettorali si lasciano dietro piccoli strascichi ma, adesso, è il momento di pensare a governare questo territorio e fare sintesi tra maggioranza e minoranza perché raggiungere gli obiettivi è una medaglia che si può attaccare al petto di tutti. Da parte mia c’è la volontà di collaborare per risolvere i problemi della città: io non ho mai pensato alla guerra tra poveri, abbiamo bisogno di buona politica».

Tra 5 anni come si immagina?

«Io vivo alla giornata: mi alzo e cerco di dare il massimo ogni giorno. E comunque non è detto che riesca a finire i miei 5 anni di mandato ma l’importante è aver operato per i cittadini».

Scusi, dove andrà in vacanza quest’anno?

«Forse non ci andrò».

©RIPRODUZIONE RISERVATA