Gli oleandri tagliati lungo la strada parco (foto Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio Onlus)

Montesilvano, la "strage" degli oleandri sulla strada parco

Piante tagliate raso terra lungo il "corridoio verde" con Pescara, denuncia della onlus Coordinamento Alberi e Paesaggio: "Anziché valorizzare si rovina il patrimonio collettivo, si abbruttisce il paesaggio e si distruggono i fondamentali servizi ecosistemici delle siepi cittadine 

PESCARA. Un vero e proprio saccheggio, un"repulisti" eccessivo che ha resettato, azzerato, le piante di oleandro che percorrevano la strada parco a Montesilvano. "Questo metodo non valorizza i beni ambientali e si ripercuote inevitabilmente sul valore degli immobili e sull’immagine del paesaggio urbano in una città totalmente cementificata che abbisogna di verde e di siepi. Queste pratiche scorrette peggiorano la salubrità dell’ambiente tutto a danno dei cittadini e della collettività", denuncia in una nota il Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio Onlus in base alle segnalazione dei cittadini.

Quello che è rimasto degli oleandri lungo la strada parco (foto Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio Onlus)

Indice puntato contro i lavori di potatura effettuati su quella che dovrebbe essere un corridoio verde pedonale tra Pescara e Montesilvano. "Per anni questa strada pedonale è stata abbellita da svariate siepi di arbusti tra cui gli oleandri, sempre ben gestiti e potati nel migliore dei modi", riprende il Comitato, "adesso ci ritroviamo di fronte a un saccheggio di centinaia di arbusti verdeggianti, tutti tagliati raso terra. Un taglio effettuato senza alcun criterio estetico perchè gli esemplari erano in ottime condizioni di salute e costituivano una bella cortina verde che abbelliva la strada parco e dava valore al paesaggio". Il Comitato spiega di aver appreso da alcuni cittadini che le operazioni di taglio sono state eseguite per reprimere gli arbusti cresciuti troppo e ormai ingestibili che erano diventati anche ricettacolo di topi e di immondizia: "In pratica centinaia di arbusti passati a motosega per ricostruire una nuova siepe meno rigogliosa e per non impegnarsi in lavori di pulizia. Ci sembra una motivazione decisamente assurda perchè la manutenzione dei rifiuti e della sporcizia non deve portare in nessun modo alla distruzione di così tante piante di siepe".

L'associazione critica questo metodo di gestire le siepi ornamentali: "Non appartiene alle pratiche del buon giardinaggio. Si tratta di lavori che rovinano il patrimonio collettivo, abbruttiscono il paesaggio, creano degrado e soprattutto distruggono i fondamentali servizi ecosistemici delle siepi cittadine. E La corretta gestione delle siepi ornamentali va fatta migliorando le piante, rispettando la loro naturale forma ad arbusto e eseguendo potature magistrali che devono valorizzare l’aspetto estetico e fitosanitario".