Montesilvano roccaforte del Pd

D’Alfonso benedice l’ingresso di Di Mattia, D’Alonzo, Vaccaro e Di Nicola: «Ora il partito è più forte»

MONTESILVANO. Lo stato maggiore abruzzese del Pd ha accolto, ieri mattina, il sindaco Attilio Di Mattia che ha abbandonato l’Idv e deciso di andare ad accrescere la pattuglia del Partito democratico. Consiglieri, assessori, onorevoli, dirigenti e semplici simpatizzanti hanno affollato la sala Tricolore dove i neo affiliati – oltre al sindaco anche l’assessore allo Sport Enea D’Alonzo e i consiglieri Stefania Di Nicola e Fabio Vaccaro – hanno espresso le ragioni del passaggio, salutati dall’entusiasmo dei veterani. «Oggi è un giorno di festa perché assistiamo a un passaggio che non è frutto dell’occasionalità del momento», ha sottolineato il segretario provinciale e deputato Antonio Castricone, «ma di una scelta ragionata, la stessa già fatta dal sindaco di Spoltore, Luciano Di Lorito (presente all’incontro, ndc). Entrambe rappresentano per me una legge del contrappasso al contrario», ha aggiunto, «una risposta a quanti mi accusavano di aver lasciato le due città in mano all’Idv. Adesso, invece, sono i due sindaci ad abbracciare il progetto del Pd e questo ci riempie di orgoglio e di forza». Pensiero condiviso anche dal segretario regionale, Silvio Paolucc i: «Il modus operandi del Pd», ha detto, «non è verticale e non impone scelte dall’alto, ma preferisce abbracciare le realtà locali in maniera orizzontale».

Parola, poi, Di Mattia che ha sottolineato come «la decisione di passare in un partito che qualcuno definirebbe riformista e non qualunquista è stata una scelta naturale e armonica. Entrare nel Pd», ha aggiunto il sindaco, «significa poter contare su persone competenti e tecnici che possono fornire il proprio sostegno a tutti i livelli, da Roma a Bruxelles». Di Mattia, poi, ha annunciato che diversi esponenti, non eletti, del Movimento Bene Comune si apprestano a loro volta a passare nel Pd. «Il mio passaggio nel Pd è voluto per rafforzare l’assetto istituzionale ma ricordo ai cittadini», ha proseguito Di Mattia, «che non sarò il sindaco del Pd ma di tutti». Luci puntate, poi, sull’ex sindaco di Pescara, Luciano D’Alfonso, secondo alcuni il vero promotore del passaggio di Di Mattia al Pd, che ha focalizzato l’attenzione su alcuni aspetti anche alla luce della crescita del partito in città: il primo partito in consiglio comunale, infatti, conta oggi oltre al sindaco anche 4 assessori su 7 e 7 consiglieri di maggioranza su 14. Una roccaforte, quasi come Siena e Reggio Emilia. «Le istituzioni trovano consenso se producono utilità e convenienza», ha dichiarato D’Alfonso, «e per fare ciò devono essere ben radicate sul territorio da poter conoscere le priorità. E oggi a mio avviso la prima priorità per Montesilvano è quella di liberare le proprie strade dalla morsa del traffico». Tra gli obiettivi prioritari, secondo D’Alfonso, anche «dichiarare guerra all’inquinamento del fiume», dotare la città di infrastrutture culturali e adoperarsi affinché diventi luogo di produzione di redditi. «Dobbiamo riempire l’agenda di inaugurazioni», ha concluso D’Alfonso rivolgendosi al sindaco Di Mattia che, a detta del deputato Giovanni Legnini, presente insieme alla collega Vittoria D’Incecco, «deve continuare a dimostrare grande personalità politica».

Antonella Luccitti

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