MONTESILVANO. Ci sono i carabinieri con la gazzella (l'auto del reparto Radiomobile), i carabinieri in moto e i carabinieri a cavallo. Ma per gli inseguimenti ci sono anche i carabinieri a nuoto, come sa bene un attempato pregiudicato che ieri, per sfuggire ai militari, si è gettato in mare sperando di farla franca, ma è stato raggiunto a nuoto ed è finito in manette. Protagonista dell’avventura che ha impegnato ieri gli uomini del comando di Montesilvano, coordinati dal luogotenente Giovanni Rolando, è Franco Patacca, 64 anni di Montesilvano, ai domiciliari per omicidio. L’uomo è infatti ben noto alle forze dell’ordine per essere stato uno dei componenti della banda Battestini, il gruppo criminale pescarese che terrorizzò l’Abruzzo tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 mettendo a segno ben 114 rapine e compiendo due omicidi. La banda è ricordata anche per la clamorosa fuga armata dal carcere pescarese di San Donato, quando a evadere nel 1985 furono ben 5 persone.

Ed è proprio uno degli ex componenti della banda, ai domiciliari nella sua abitazione di Montesilvano, ad aver tentato ieri la fuga gettandosi in mare. L’uomo era risultato irreperibile durante gli ultimi 4 controlli dei carabinieri, a partire dalle 15 di giovedì. Il malvivente è stato però rintracciato dai carabinieri ieri sul lungomare a Marina di Città Sant’Angelo. Alla vista delle forze dell’ordine, l’uomo ha sbeffeggiato i carabinieri dicendo «Non mi prenderete mai», per poi gettarsi in mare dagli scogli. A tuffarsi in acqua immediatamente dopo sono stati anche i due militari che hanno raggiunto l’uomo che nel frattempo era riuscito a percorrere a nuoto circa 10 metri. Una volta a terra, è stato perquisito ed è stato trovato in possesso di un coltello di 27 centimetri. L’uomo è stato nuovamente arrestato e ricondotto nella sua abitazione ai domiciliari.

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