Morto l’imprenditore Antonucci Stroncato da un malore a 58 anni 

Il commerciante di via Conte di Ruvo colto da infarto dopo una cena al ristorante con gli amici Il dolore della famiglia: «Siamo sconvolti». La moda in lutto, D’Ottaviantonio: «Era un entusiasta»

PESCARA. È morto per un malore improvviso dopo una cena con gli amici in un ristorante di Pescara. Aveva 58 anni Gianni Antonucci, titolare di un negozio di abbigliamento in via Conte di Ruvo. Come ogni giornata, anche sabato scorso aveva abbassato la saracinesca del locale al fianco dell’ex tribunale: aveva passato tutto il giorno a dare consigli sul vestire, aveva controllato personalmente che i capi calzassero a pennello ai clienti, aveva sorriso, scherzato e stretto mani. Da giorni, l’imprenditore aveva mal di schiena e si era sottoposto a visite ed esami ma non erano emersi segnali negativi: «Non mi posso muovere», così diceva ai clienti ma senza perdere l’allegria. Poi, nella notte, il malore che non gli ha lasciato scampo: appena tornato nella sua casa di Pianella, subito dopo aver spento e parcheggiato la macchina, Antonucci è stato colto da infarto. La moglie Alessandra è stata la prima a prestare i soccorsi e a chiedere l’intervento del 118 ma Antonucci è morto sul colpo.
«Questo esercizio è chiuso per lutto», recita l’annuncio affisso alla porta d’ingresso del negozio. Un annuncio che lascia sconvolte due città, Pescara e Pianella; in lutto il commercio. Antonucci lascia la moglie, i figli Alberto, Alessandro e Alessio: la camera ardente è stata allestita all’obitorio dell’ospedale di Pescara e ieri è stato un viavai incessante di parenti e amici. Oggi alle 10.30 i funerali nella chiesa di Sant’Antonio a Pianella, paese di origine e residenza. Incredulo per la morte improvvisa il fratello Walter: «Siamo tutti sconvolti perché non ci aspettavamo una cosa del genere», racconta, «Gianni era una grande persona. Era amato da tutti».
Antonucci aveva il dono del commercio: era un commesso vecchio stampo che si dedicava ai clienti e interpretava i loro desideri. Del resto, in un negozio ci era praticamente nato: figlio di due negozianti – il padre Alberto era un commerciante ambulante che poi aprì un negozio di abbigliamento nel centro di Pianella mentre la madre Maria Campetta era titolare di un negozio di generi alimentari, sempre a Pianella – Antonucci era un venditore nato: fin da ragazzo ha lavorato nelle attività di famiglia per dare una mano ai genitori, poi ha rilevato con il fratello Walter il negozio del padre e l’ha fatto diventare un punto di riferimento per il settore delle cerimonie. Generazioni di sposi si sono vestiti da Antonucci. Poi, da Pianella, l’intuizione di puntare su Pescara e allargare il bacino dei clienti: un negozio in viale Marconi, poi un outlet lungo la Nazionale e adesso il negozio da 9 vetrine in via Conte di Ruvo.
Per i clienti, andare da lui era sempre una festa: Antonucci li accoglieva come degli amici e sapeva interpretare le esigenze con uno sguardo. E ieri tantissimi sono stati i messaggi di cordoglio, da Pescara a Pianella. A partire dal mondo del calcio, una delle passioni di Antonucci, con la vicinanza del Pianella: l’imprenditore, tifoso del Milan, era stato presidente del Pianella e, nel 2012, aveva organizzato la fusione tra la S.S. Pianella e la Vis Pianella dando vita alla Polisportiva dilettantistica Pianella 2012. Cordoglio anche dalla Confcommercio: Antonucci era iscritto alla Federmoda ed era delegato per Porta Nuova. Proprio in questa veste, nei mesi scorsi, aveva partecipato a un vertice promosso dalla Confcommercio con l’assessore Alfredo Cremonese per «un piano di rilancio del commercio cittadino». Quel giorno, c’era anche Enzo D’Ottaviantonio, presidente Federmoda: «La morte di Antonucci ci lascia tutti sgomenti. Ricordo le sue telefonate piene di entusiasmo, sempre pronto a dare contributi positivi per il nostro settore. Un grande professionista con mille idee e trasmetteva tanto entusiasmo, merce rara di questi tempi. È un giorno triste».