Mostra su D’Annunzio, oggi l’inaugurazione 

Presentato l’evento con il senatore Gasparri. Sarà possibile visitarla all’Aurum fino a settembre 2020

PESCARA. «L’eccezionalità di Gabriele D’Annunzio è che dopo 100 anni le sue imprese continuano ancora a dettare legge e a essere di estrema attualità. Lo vediamo nella mostra allestita da Giordano Bruno Guerri e che siamo felici trovi a Pescara la sua continuità sino al 27 settembre 2020». Sono le parole del senatore Maurizio Gasparri durante la presentazione ieri della mostra all’Aurum «Disobbedisco», dedicata a Gabriele D’Annunzio e all’impresa di Fiume. Mostra che verrà inaugurata ufficialmente oggi pomeriggio, alle 17.
Erano presenti, tra gli altri, anche il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri, promotore dell’iniziativa in continuità con «La Festa della Rivoluzione» dello scorso settembre, il senatore Nazario Pagano, il sindaco Carlo Masci e gli assessori ai grandi eventi e alla cultura Alfredo Cremonese e Mariarita Paoni Saccone.
«A Pescara», ha fatto notare Gasparri, «con la mostra portiamo una chicca: il ritrovamento dei resti del senatore Gigante, che con D’Annunzio fece l’impresa di Fiume, ucciso nel 1945 e sepolto in una fossa comune. Dal prossimo febbraio andrà a riposare al Vittoriale, accanto a D’Annunzio, per volontà espressa dallo stesso Vate».
«Dopo la Festa della Rivoluzione», ha detto Sospiri, «il consiglio regionale e il Comune di Pescara hanno deciso di dare continuità a quell’evento con la mostra Disobbedisco. Parliamo di un evento espositivo che il ministero dei Beni architettonici ha assicurato per un valore di 20 milioni di euro. Vedremo al suo interno dei cimeli unici: è stato ricreato un percorso nella storia, c’è anche la T4, l’auto che Gianni Agnelli regalò a D’Annunzio per l’impresa di Fiume».
«Il prezzo del biglietto d’ingresso della mostra è di 3 euro», ha precisato Sospiri, «un costo ridotto grazie alla partecipazione di imprenditori che credono in tale percorso, capace di proiettare di nuovo la regione nel mondo, con il Times che ancora nei giorni scorsi si è interrogato sulle origini di D’Annunzio e su dove si trovi l’Abruzzo in Italia».
«Dopo settimane a Trieste», ha concluso Gasparri, «sono felice che la mostra Disobbedisco trovi continuità nei luoghi di D’Annunzio per un lungo periodo, permettendo anche alle scuole di visitarla».
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