Movida, proposta del Pd: insonorizzare case e locali
Di Iacovo: subito scelte strutturali per facilitare la convivenza tra locali e residenti E chiede agevolazioni per piazza Muzii: il Comune sta per uscire dal predissesto
PESCARA. Potrebbe esserci una misura che consentirebbe la convivenza pacifica tra ristoratori e residenti del quadrilatero attorno a piazza Muzii, l’ormai nota zona della città che da giorni è diventata teatro di accuse e polemiche tra centrodestra e opposizione, ristoratori e residenti. L’invito a fare «scelte strutturali» arriva questa volta dal Partito democratico. «Il Comune sta per uscire dal predissesto finanziario», taglia corto Giovanni Di Iacovo, consigliere comunale del Pd, «dia la possibilità, attraverso incentivi e sconti sulle tasse locali, di insonorizzare appartamenti e attività di somministrazione, come sta avvenendo in decine di città europee». L’ordinanza del centrodestra è partita lo scorso sabato e, in via sperimentale – e fino al 31 gennaio 2025 –, vieta l’uso di tavoli e sedie dopo la mezzanotte nei locali di piazza Muzii e via Battisti. Una scelta non andata giù ai ristoratori, decisi a presentare un ricorso al Tar nei prossimi giorni. «I gestori dei pubblici esercizi non provano alcun piacere nel disturbare la quiete dei vicini», sottolinea Di Iacovo, «che come dimostrato dai rilievi ufficiali, viene disturbata molto di più dai rumori dei mezzi di pulizia, dal vociare delle persone che si trattengono in strada ben oltre l’orario di chiusura dei locali, come avviene nella quasi totalità dei centri cittadini d’Europa». Di qui, l’invito dei dem a considerare «agevolazioni per insonorizzare appartamenti e locali così da rendere più facile la convivenza. Puntare a far chiudere le attività invece vuol dire fare il male anche di chi vive in un quartiere che rischia di essere desertificato». Ma le trattative ci sono anche all’interno del centrodestra: il deputato Guerino Testa (FdI) ha invitato il sindaco Carlo Masci (Forza Italia) a pensare «ad almeno due deroghe a settimana, soprattutto sotto le feste». Più duro Stefano Cardelli, imprenditore della movida e segretario provinciale di Fratelli d’Italia: «Il coprifuoco a mezzanotte è esagerato. Sbaraccare tutto a quell’ora è troppo».
«Sono più di 30 le attività aperte fra via Cesare Battisti, via Piave, via Mazzini e dintorni a partire dal 2019, dunque accusare sempre le altre amministrazioni è segno di debolezza», interviene il capogruppo del Pd Piero Giampietro, «piuttosto il centrodestra spieghi come sia possibile che lo stesso partito (il riferimento è a FdI, ndr) sconfessa solo a posteriori la linea della giunta Masci che ha approvato il coprifuoco a mezzanotte, sia lo stesso partito che alle elezioni comunali ha candidato nella propria lista l’avvocato Giovanni Stramenga, uno dei principali protagonisti della richiesta di risarcimento danni al Comune di Pescara per i rumori di piazza Muzii. Restiamo ancora in attesa poi del famoso posto pubblico di polizia locale che sempre Fratelli d’Italia aveva promesso in piazza Muzii».