Muore a 64 anni mentre gioca a tennis 

Gaetano Di Michele, di Alanno, lascia quattro figli. L’amico: «L’ho visto accasciarsi all’improvviso, inutili tutti i soccorsi» 

SAN GIOVANNI TEATINO. «Ha fatto solo in tempo a dire A..., senza riuscire a finire la parola. Probabilmente ha cercato di chiamarmi per chiedere aiuto, ma non ci è riuscito. Poi l’ho visto cadere all’indietro a peso morto». A raccontare è Angelo, l’amico che ieri mattina stava giocando a tennis con Gaetano Di Michele, 64 anni di Alanno, ex tecnico all'ospedale civile di Pescara, quando quest’ultimo si è accasciato per un malore improvviso, accusato su uno dei campi da tennis della Cittadella dello Sport di San Giovanni Teatino, dove spesso giocava.
«Ha battuto violentemente la testa al suolo», prosegue ancora sconvolto, l’amico che si è precipitato a soccorrerlo. «Nonostante l’intervento immediato, non ha mai dato segni di ripresa», va avanti. «Gaetano era una persona in salute, non aveva mai avuto problemi fisici. Anche sabato scorso era stato in campo. Credo si sia trattato di un malore fulminante, forse un infarto».
La tragedia si è consumata ieri intorno alle 10.40, quando i due erano in campo. Angelo è stato il primo a prestare soccorso, insieme agli altri giocatori che si trovavano nei campi limitrofi. Poi è arrivato il personale del complesso sportivo, che oltre al massaggio cardiaco già in atto, ha tentato di rianimarlo con il defibrillatore. «Abbiamo provato a dare più scariche, ma lui non ha mai reagito», racconta Carlo, che lavora nella piscina all’interno del complesso sportivo. «L’ambulanza del 118 è arrivata in pochissimi minuti, durante i quali noi abbiamo già tentato il possibile per salvarlo».
Compresa la gravità della situazione, i sanitari del 118 hanno provato sia con le fiale di adrenalina, sia con il loro defibrillatore, ma ancora una volta Di Michele non ha reagito alle sollecitazioni. E dopo un’ora di tentativi, non si è potuto fare altro che costatarne la morte. Nel frattempo, sul posto sono arrivati anche i carabinieri di San Giovanni Teatino per le formalità di rito e per assistere i figli della vittima, avvisati dell’accaduto e accorsi sul posto, visibilmente in stato di shock e in lacrime di fronte a una situazione che mai si sarebbero aspettati. Presente anche il presidente della struttura Luciano Di Nicola. Poco dopo sono arrivati anche il sindaco di San Giovanni Teatino Giorgio Di Clemente e l’assessore Paolo Cacciagrano.
Il primo cittadino, dopo aver dato le condoglianze ai familiari della vittima, ha voluto esprimere il suo pensiero in un post pubblicato sui social: «Non ci sono parole che possano alleviare il dolore per un tragico lutto come questo», ha scritto Di Clemente sulla sua pagina facebook. «Nel circolo tennis di San Giovanni Teatino ha perso la vita un uomo originario di Alanno, colpito da un infarto fulminante. A nulla sono serviti, purtroppo, gli interventi tempestivi degli addetti al primo soccorso della struttura che hanno provato con il massaggio cardiaco e con il defibrillatore», ha proseguito il sindaco nel ricostruire la dinamica della tragedia. «Nullo anche l'intervento dei sanitari de 118, arrivati in pochissimo tempo, che hanno provato anche con l’adrenalina a rianimarlo. La vittima era un frequentatore del circolo e giocatore di tennis da tempo. Lascia una moglie e quattro figli ai quali ho portato un sincero abbraccio di vicinanza». E tanti sono stati i messaggi di condoglianze arrivati nel corso di tutta la giornata, anche da molti cittadini colpiti dall'accaduto, per una morte tanto improvvisa quanto inspiegabile.
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