Muratore arrestato con 32 chili di droga

3 Maggio 2014

Albanese di 29 anni in manette con 150 mila euro di marijuana. Gli stupefacenti destinati al mercato giovanile

PESCARA. Titolare di una piccola impresa edile, lavorava come muratore a Chieti ma quel mestiere era in realtà una copertura perché per un albanese di 29 anni, Mikel Troka, è scattato l’arresto per droga: 32 chili di marijuana del valore di 150 mila euro destinata, in particolare, al mercato giovanile pescarese. Quello di ieri è il decimo arresto per droga dall’inizio dell’anno che ha portato gli uomini della squadra Mobile a sequestrare, in cinque mesi, 63 chili di stupefacenti di cui quasi la metà trovati nel corso dell’ultima operazione di ieri condotta dalla squadra Mobile di Piefrancesco Muriana e dalla sezione narcotici diretta da Nicolino Sciolè.

I poliziotti sono riusciti ad arrivare all’albanese seguendo un acquirente nordafricano che avrebbe, poi, permesso di incastrare Troka mentre, sull’uomo africano, sono in corso ulteriori accertamenti. E’ seguendo l’acquirente che i poliziotti sono arrivati a Ripa Teatina dove è avvenuto lo scambio tra il nordafricano e l’albanese: un pacchetto con 14 mila euro in contanti e un borsone vuoto che, secondo la ricostruzione, l’albanese avrebbe dovuto riconsegnare all’altro con il carico di droga.

E’ a quel punto che la Mobile ha iniziato a seguire l’albanese che, alla guida della sua auto – una Polo grigia – si è diretto in un garage in contrada Santo Stefano a Ripa Teatina uscendo, poi, con la borsa ricevuta poco prima.

I poliziotti l’hanno bloccato e perquisito trovando all’interno del borsone 13 chilogrammi di marijuana che, probabilmente, sarebbero stati consegnati all’acquirente nordafricano. La perquisizione è proseguita e Troka nascondeva anche vari mazzi di chiavi che hanno guidato gli investigatori in un secondo rimessaggio, questa volta in via Serrano a Chieti, dove sono stati trovati altri 19 chili di marijuana.

L’albanese è stato quindi arrestato in flagranza di reato per detenzione di stupefacenti ai fini dello spaccio ed è stato portato nel carcere di Chieti. Complessivamente, la droga sequestrata è stata quindi di 32 chili per un valore di 150 mila euro: droga che, probabilmente, era partita dall’Africa, era passata per i Balcani per approdare quindi in Abruzzo dove sarebbe stata usata per “rifornire” il mercato giovanile pescarese. Le indagini proseguono per capire meglio la filiera e individuare gli altri componenti. Con l’arresto di ieri la Mobile ha sequestrato dall’inizio dell’anno 63 chili di droga arrivando al decimo arresto per stupefacenti.

©RIPRODUZIONE RISERVATA