Muratore arrestato con 32 chili di droga

Albanese di 29 anni in manette con 150 mila euro di marijuana. Gli stupefacenti destinati al mercato giovanile
PESCARA. Titolare di una piccola impresa edile, lavorava come muratore a Chieti ma quel mestiere era in realtà una copertura perché per un albanese di 29 anni, Mikel Troka, è scattato l’arresto per droga: 32 chili di marijuana del valore di 150 mila euro destinata, in particolare, al mercato giovanile pescarese. Quello di ieri è il decimo arresto per droga dall’inizio dell’anno che ha portato gli uomini della squadra Mobile a sequestrare, in cinque mesi, 63 chili di stupefacenti di cui quasi la metà trovati nel corso dell’ultima operazione di ieri condotta dalla squadra Mobile di Piefrancesco Muriana e dalla sezione narcotici diretta da Nicolino Sciolè.
I poliziotti sono riusciti ad arrivare all’albanese seguendo un acquirente nordafricano che avrebbe, poi, permesso di incastrare Troka mentre, sull’uomo africano, sono in corso ulteriori accertamenti. E’ seguendo l’acquirente che i poliziotti sono arrivati a Ripa Teatina dove è avvenuto lo scambio tra il nordafricano e l’albanese: un pacchetto con 14 mila euro in contanti e un borsone vuoto che, secondo la ricostruzione, l’albanese avrebbe dovuto riconsegnare all’altro con il carico di droga.
E’ a quel punto che la Mobile ha iniziato a seguire l’albanese che, alla guida della sua auto – una Polo grigia – si è diretto in un garage in contrada Santo Stefano a Ripa Teatina uscendo, poi, con la borsa ricevuta poco prima.
I poliziotti l’hanno bloccato e perquisito trovando all’interno del borsone 13 chilogrammi di marijuana che, probabilmente, sarebbero stati consegnati all’acquirente nordafricano. La perquisizione è proseguita e Troka nascondeva anche vari mazzi di chiavi che hanno guidato gli investigatori in un secondo rimessaggio, questa volta in via Serrano a Chieti, dove sono stati trovati altri 19 chili di marijuana.
L’albanese è stato quindi arrestato in flagranza di reato per detenzione di stupefacenti ai fini dello spaccio ed è stato portato nel carcere di Chieti. Complessivamente, la droga sequestrata è stata quindi di 32 chili per un valore di 150 mila euro: droga che, probabilmente, era partita dall’Africa, era passata per i Balcani per approdare quindi in Abruzzo dove sarebbe stata usata per “rifornire” il mercato giovanile pescarese. Le indagini proseguono per capire meglio la filiera e individuare gli altri componenti. Con l’arresto di ieri la Mobile ha sequestrato dall’inizio dell’anno 63 chili di droga arrivando al decimo arresto per stupefacenti.
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