Musicisti indagati, l’inchiesta a Pescara

7 Aprile 2023

Al centro del procedimento una presunta tangente da 50mila euro per un assessore della Sicilia

PESCARA. Approda in Abruzzo, e in particolare a Pescara, l’inchiesta aperta nel 2021 dalla procura di Palermo a carico di tre musicisti di livello nazionale (il violoncellista Luigi Lanzillotta, la trombettista Marianna Musotto e il compositore di fama internazionale Sergio Rendine che vive a Collecorvino), accusati di aver offerto una tangente da 50mila euro al segretario dell’assessore regionale al Turismo della Sicilia, per ottenere il placet per un progetto che prevedeva una serie di concerti dal titolo “Morricone suona Morricone”.
Nella scorsa udienza davanti al giudice palermitano, i legali dei tre musicisti (gli avvocati Paolo Sardini e Fernando Rucci) avevano chiesto lo spostamento del fascicolo a Pescara per competenza territoriale. E ieri, dopo aver sciolto la riserva, il giudice ha accolto quella eccezione, passando l’inchiesta a Pescara. Questo perché, secondo i difensori, il messaggio Telegram incriminato che diede origine all’inchiesta, venne spedito dall'abitazione di Rendine a Collecorvino, dove il compositore risiedeva con la Musotto.
Fu lo stesso segretario dell’assessore, Raoul Russo, ricevuto il messaggio, a consegnarlo prontamente ai carabinieri facendo scattare l’inchiesta.
Il testo diceva così: «I progetti come... sa, sono due. Uno che costa 50 mila euro in meno e quello che ti ha mandato Lanzillotta che costa 50 mila euro in più dei costi reali. Il gruppo (Roma Sinfonetta, Morricone Rendine) che ha realizzato questi progetti è di tutti i sostenitori di Fratelli d'Italia e mette a disposizione 50 mila euro per chiunque vogliate voi. Cioè un plus “di regalo”. Tu puoi gestire questo plus a tuo piacimento». (m.cir.)
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