Neuromed stringe per Villa Pini

Vicino l’accordo per il passaggio delle società della riabilitazione

PESCARA. L’accordo viene dato per fatto, la rincorsa Neuromed al Gruppo Angelini si è conclusa. L’azienda molisana rileva le società non fallite di Villa Pini, dalla San Stefar alla Sanatrix. I termini dell’operazione saranno ufficializzati tra lunedì e martedì.
«Tutto è lineare, siamo convinti di portare a compimento la trattativa»: sono le parole di un dirigente dell’Irccs Neuromed di Pozzilli (Isernia) che confermano che si è chiuso il cerchio attorno alle società satellite di Villa Pini, specializzate nella riabilitazione.

L’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, che oltre un mese fa ha presentato la proposta di affitto per l’intero gruppo sanitario di Vincenzo e Chiara Angelini, avrebbe così bruciato sul tempo l’offerta dell’abruzzese Ddp servizi sanitari Spa, che fa capo all’imprenditore teatino Paolo Primavera. Manifestazioni d’interesse erano state espresse anche di recente dalla Regione e dalla Asl Lanciano-Vasto-Chieti per l’importanza sociale che hanno i servizi della riabilitazione e dell’assistenza domiciliare, senza però che sfociassero in qualcosa di più concreto. Alla fine dovrebbe essere la Neuromed, riconducibile alla famiglia dell’eurodeputato del Pdl Aldo Patriciello, a spuntarla in virtù anche di una serie di incontri che i dirigenti molisani avrebbe avuto direttamente con la famiglia Angelini.

Si parla di cessione di quote, di affitto d’azienda (esclusa la società Villa Pini che non può essere venduta perché fallita e per la quale eventualmente si dovrà ricorrere a un bando concorsuale). Di certo c’è che dell’operazione dev’essere informato il curatore fallimentare del Gruppo Villa Pini e che solo dopo, i già citati due giorni, sarà possibile conoscere i termini finanziari dell’operazione.
I dirigenti Neuromed tra l’altro non legano l’esito positivo della trattativa alla sentenza con la quale il Tar ha annullato i tagli della Regione ad Angelini, autorizzando risarcimenti per una ventina di milioni. Dicono, si lasciano sfuggire i rappresentanti del gruppo molisano, che è «solo una ciliegina sulla torta», che a loro comunque già piaceva molto.

La questione accreditamenti appare vincolante nell’offerta molisana, accreditamenti che sono attualmente sospesi dalla Regione (il tetto di spesa a favore dell’intero gruppo è tra i 50-60 milioni) perché Angelini non paga da 355 giorni i dipendenti. La legge sulla sospensione scade tuttavia il 15 aprile, e con l’arrivo della Neuromed le cose cambierebbero.
C’è poi un altro punto che può aver contribuito a dare un ulteriore spinta alla chiusura della trattativa. Sulle società della riabilitazione che appartangono a Villa Pini incombono i controlli del tribunale. Esiste, nel caso-limite in cui i rendiconti non dovessero essere trovati in regola, l’ipotesi che le società siano dichiarate fallite.

L’assessore regionale Lanfranco Venturoni (vedi articolo in basso) ha chiesto ai prefetti delle quattro province la possibilità di sottoporre a sequestro le strutture delle società minori del Gruppo Villa Pini a tutela dei lavoratori che non vengono pagati. Ma anche in questo caso il passaggio entro breve tempo della proprietà alla Neuromed eviterebbe un’altra triste puntata a questa brutta storia che di tutto avrebbe bisogno fuorché di un futuro già compromesso.

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