“Niente cani sul mio taxi”, non vedente lasciata a piedi a Pescara: è polemica

L’autista non ha indietreggiato neanche davanti alla Polfer: multa in arrivo, anche un mese di sospensione. Il presidente consorzio Cotape: “Le offriamo il ritorno gratuito in stazione”
PESCARA. "Niente cani sul mio taxi". Così una non vedente è rimasta a piedi alla stazione di Pescara, nel tentativo di raggiungere la zona dei grandi alberghi di Montesilvano, non molto distante dal capoluogo abruzzese. E a nulla è servito l'intervento della Polfer, che ha aiutato la donna a raggiungere il posto dove era diretta limitandosi a segnalare l'accaduto alla polizia municipale, che ha competenza su questo tipo di violazioni. La vicenda è quella di una donna di origini portoghesi, da tempo trasferitasi in Emilia-Romagna, che - giunta a Pescara da Bologna - cercava un taxi che la portasse nella vicina Montesilvano.
Arrivata davanti a un mezzo, però, si è vista negare la possibilità di far salire a bordo il suo cane guida, contrariamente da quanto previsto dalla legge che consente ai non vedenti di viaggiare con il proprio cane guida a bordo di qualsiasi mezzo pubblico, taxi compreso. La donna si è così rivolta alla polizia ferroviaria che ha provato a far ragionare il tassista. A niente è servita la mediazione degli agenti, che non hanno potuto far altro che assistere la non vedente procurandole un altro mezzo e denunciare l'accaduto alla polizia locale che, con ogni probabilità, eleverà una multa al tassista.
CARROZZINE DETERMINATE: “SOSPENDETE LA LICENZA” – "Chiediamo – dice Claudio Ferrante, presidente di Carrozzine Determinate – che il responsabile venga punito con sanzioni e sospensione momentanea della licenza perché questo comportamento è davvero inaccettabile". E in effetti il tassista rischia la sospensione della licenza fino ad un mese. A disporre la sanzione sarà la commissione Taxi del Comune, che dovrà riunirsi nelle prossime settimane. Lo fa sapere il presidente del Cotape - il consorzio dei taxi di Pescara - e responsabile regionale del sindacato Uri, Antonio Abbagnale, che si è messo a disposizione per garantire una corsa gratuita alla donna e a un uomo ipovedente che soggiorna con lei a Montesilvano, quando sabato, dall'hotel in cui alloggiano, dovranno tornare alla stazione di Pescara.
"Ci andrò io personalmente", afferma Abbagnale. "Ci atterremo alle decisioni della commissione del Comune - dice il presidente Cotape - in un caso analogo avvenuto a Milano c'è stata la sospensione della licenza per 30 giorni. Il tassista aveva l'obbligo di far salire il cane guida, perché si trattava di due persone invalide. Su queste cose non transigo. Siamo estremamente attenti a queste tematiche. Così si fa fare brutta figura all'intera categoria, quando, invece, noi siamo estremamente sensibili".
L’INCONTRO CON MASCI E DE MARTINIS: SCUSE UFFICIALI – Successivamente i sindaci di Pescara e Montesilvano, Carlo Masci e Ottavio De Martinis, hanno incontrato la coppia, sottolineando che quello in cui si sono imbattuti "non è il vero volto" di Pescara e Montesilvano, "città inclusive e attente a queste tematiche". Con loro c'erano l'assessore alla mobilità e alle politiche sociali del Comune di Pescara, Adelchi Sulpizio, il consigliere di Montesilvano delegato alle politiche per la disabilità, Giuseppe Manganiello, il consigliere Adriano Tocco, direttore dell'hotel montesilvanese in cui soggiorna la donna, e il presidente dell'associazione Carrozzine Determinate, Claudio Ferrante. Presente anche il presidente Abbagnale.
Affiancata dalla sua fidata guida Dinka, la donna ha sottolineato che è già stata protagonista di episodi analoghi in altre parti d'Italia. Oltre alle scuse dei sindaci, la donna ha ricevuto anche quelle del consorzio dei taxi. Masci, nel corso dell'incontro, ha anche sottolineato che, in sinergia con il consorzio, si va verso un bando per una licenza taxi dedicata proprio al trasporto dei disabili. Sulla vicenda è infine intervenuta la ministra per la disabilità, Alessandra Locatelli: "Quanto accaduto ancora una volta ci dimostra che dobbiamo impegnarci tutti: non bastano i fondi, non bastano le leggi, serve un cambio di sguardo, un salto culturale e di civiltà che coinvolga davvero tutti, istituzioni a tutti i livelli e soprattutto i singoli cittadini. E' un percorso impegnativo ma necessario e che richiede tanto coraggio".
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