Nomina blocca i lavori post sisma

Popoli, nell’Ufficio per la ricostruzione manca un addetto alla firma degli atti

POPOLI. L'Ufficio speciale per la ricostruzione nei Comuni del cratere sismico (Uscr) è, dal primo gennaio scorso, senza la figura amministrativa titolata a firmare gli atti di rilevanza esterna indispensabili per assicurare una ricostruzione post sisma senza ritardi, evitando disagi ai cittadini che attendono di ritornare nelle loro abitazioni e agli operatori economici impegnati nei cantieri aperti e operativi.

I sindaci del tavolo di coordinamento delle aree omogenee che rappresenta 56 Comuni del cratere sismico, e che in provincia di Pescara nell'area omogenea 5 include i centri di Popoli, Bussi sul Tirino, Torre de' Passeri, Cugnoli, Montebello di Bertona, Brittoli e Civitella Casanova, considerata l'intollerabile paralisi che sta attanagliando l'attività di ricostruzione post sisma di tutti i Comuni, ha deciso, con un'unanime determinazione di intenti, di convocare l'assemblea dei sindaci per il 15 marzo prossimo per chiedere il ripristino totale ed effettivo della governance dell'Uscr che assicuri ai Comuni il flusso di cassa necessario. Ciò per evitare che gli operatori impegnati nella ricostruzione subiscano danni economici e morali irreparabili.

Una manifestazione di grande responsabilità per i primi cittadini impegnati in prima persona nel processo di ricostruzione. Attendono in definitiva che la Corte dei conti registri il decreto del presidente del Consiglio dei ministri che proroga di tre anni la nomina al dottor Paolo Esposito quale responsabile dell'Usrc, che ha sede a Fossa (L’Aquila), sebbene i coordinatori del tavolo delle aree omogenee Francesco Di Paolo e Sandro Ciacchi, nella prospettiva di evitare un pericoloso stallo della ricostruzione e riconoscendo la professionalità dell'attuale direttore Esposito, hanno firmato il verbale contenente l'intesa sulla designazione di Esposito, quale titolare dell'Uscr per prossimo triennio. Per i sindaci l'attesa non può prorogarsi ulteriormente.

«Nell'ufficio di Fossa», fa notare il sindaco di Cugnoli Lanfranco Chiola, «confluiscono i fondi, sia in termini di competenza che di cassa, che su richiesta dei Comuni e in seguito all'istruttoria dei funzionari vengono destinati ai vari interventi di ricostruzione. Questa importante macchina dopo una partenza stentata, stava funzionando nel migliore dei modi; la mancanza oggi di una guida autorevole sta bloccando il processo di ricostruzione e creando ai Comuni serie difficoltà i quali non possono disporre dei fondi a loro già assegnati.

Walter Teti

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