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Non pagano il ticket delle ricette Scoperti i furbetti dell’esenzione

La Asl manda 300 ingiunzioni di pagamento per recuperare gli arretrati del 2011: «Sono falsi esenti». D’Amario: 30 giorni per mettersi in regola o scatta il blocco delle visite mediche per i debitori

PESCARA. Sono 281 i furbetti delle ricette mediche: nel 2011 non hanno pagato il ticket di un euro sulle ricette dichiarando di essere esenti ma, secondo la Asl e la guardia di finanza, non hanno detto la verità. Ora, a meno di errori del la Asl e della finanza, dovranno pagare per forza: oltre ad avere a che fare con Equitalia, gli «assistiti debitori» potrebbero anche essere respinti dai propri medici di fiducia: «L’ufficio di Assistenza primaria», avverte una delibera del direttore generale Asl Claudio D’Amario, «provvederà all’invio, ai medici di medicina generale e ai pediatri di base, dell’elenco degli assistiti debitori a cui saranno inibite le prestazioni sanitarie in convenzione con il sistema sanitario nazionale».

Via alle ingiunzioni. La Asl di Pescara e la finanza hanno controllato le autodichiarazioni dei redditi 2010 dei pazienti firmate proprio per non pagare i ticket delle ricette e anche delle visite mediche. Adesso, subito dopo Pasqua, i 281 evasori delle ricette si vedranno arrivare a casa le ingiunzioni di pagamento e i bollettini postali per mettersi in regola: avranno 30 giorni per farlo a partire dal ricevimento della raccomandata con ricevuta di ritorno. Insieme, dovranno pagare 2.774,89 euro, quindi, sono contestate più recette a persona. Una piccola cifra che si aggiunge, però, a un grande numero: l’accertamento contabile, basato su controlli incrociati con gli archivi della Asl e le banche dati dell’Agenzia delle entrate e dell’Inps, riguarda anche altre 2.130 persone che, sempre nel 2011, hanno dichiarato un reddito più basso di 12 mila euro per non pagare il ticket degli esami e delle visite mediche. È questa la parte dell’accertamento che porterà nelle casse della Asl l’entrata più grande, quasi 220 mila euro per le cifre non versate nel 2011. Una cifra che potrebbe raddoppiarsi fino a 440.454 euro per il 2012. A seguire, l’accertamento riguarderà anche gli anni successivi, il 2013 e il 2014, ma i dati «non sono ancora disponibili», così attesta un documento firmato dalla nuova direttrice sanitaria Lucia Romandini.

Visite non pagate. Sul fronte dei controlli per le visite non pagate, in un caso la Asl ha trovato 30 impegnative irregolari per circa mille euro di ticket evasi. Poi, c’è chi deve pagare cifre tra 500 e 700 euro. Ma alla maggioranza dei 2.130 sono contestate uno o due impegnative. La Asl manderà i solleciti di pagamento per recuperare i ticket evasi, mentre la finanza invierà le sanzioni amministrative pari al triplo delle cifre non pagate. La sanità pescarese, alle prese con i tagli della Regione Abruzzo, va a caccia di quelli che non hanno pagato i ticket per mettere da parte un tesoretto necessario a far partire i lavori nei reparti e nei distretti sanitari. E non è l’unica manovra per recuperare le somme dimenticate: è in corso un’altra operazione con 80 mila solleciti già inviati per riprendere i ticket delle prestazioni di Pronto soccorso mai pagati dal 2004 fino al 2014. In questo caso, 1,2 milioni di euro sono tornati già indietro ma la Asl si aspetta che l’accertamento porti ancora un altro milione e mezzo di euro nei prossimi mesi. La finanza, guidata dal comandante provinciale Francesco Mora, partecipa all’indagine grazie a un protocollo d’intesa con la Regione nel 2013 per favorire accertamenti sugli illeciti nelle spese pubbliche.

Si paga anche al Cup. Gli oltre duemila avvisi sono prossimi alla partenza: saranno recapitati dalle poste e sono previsti due canali di pagamento: con i bollettini postali o al Cup. Il secondo modo è stato pensato per quelli che dovranno pagare più impegnative per non gravare sulle spese postali.

Contraddittorio. Dopo il ricevimento della raccomandata della Asl, sarà possibile avviare un contraddittorio per dimostrare la possibile regolarità del mancato pagamento. In questo caso, sarà la Asl a pagare le spese postali: lo prevede una delibera della Asl. «Alcune spese di notifica possono essere totalmente a carico della Asl se gli utenti coinvolti dimostrano qualsivoglia forma di esenzione». Sarà possibile contattare l’Urp ai numeri 085.4252777, 085.4252778, 085.4253205.

Rischio Equitalia. Chi non pagherà entro 30 giorni dovrà vedersela con Equitalia: «Le successive procedure di recupero coattivo dei ticket non riscossi saranno espletate dall’ufficio Recupero crediti tramite Equitalia». Ma la delibera, poi, introduce anche una minaccia nuova: il blocco delle prestazioni sanitarie per quelli che non sono in regola. L’«elenco degli assistiti debitori» finirà a medici e pediatri e le prestazioni sanitarie saranno «inibite».

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