Nuova ferrovia, c’è un piano alternativo

San Giovanni Teatino. Il sindaco punta sul tracciato interrato, la proposta sarà presentata il 2 maggio
SAN GIOVANNI TEATINO. Il 2 maggio il Comune di San Giovanni Teatino presenterà la sua proposta alternativa a Rfi per il passaggio del tratto locale di linea ferroviaria che interessa il raddoppio del tracciato tra Pescara e Roma. Questo è quello che assicura il sindaco Giorgio Di Clemente, il quale ha incaricato l’ingegner Ivo Vanzi, docente all’università D’Annunzio, di redigere il disegno da mettere sul tavolo di Ferrovie. L’obiettivo è quello di avere pronti e condividere la proposta alternativa prima dell’apertura del dibattito pubblico che interessa il tratto di tracciato che andrà a passare sul territorio di San Giovanni Teatino, prevista per metà maggio, con l’obiettivo di andare a ridurre l’impatto ambientale rispetto al disegno già presentato. Non dovrebbero esserci particolari novità rispetto a quanto raccontato nelle scorse settimane: l’idea è quella di interrare i binari che dovranno attraversare il centro urbano di Sambuceto per un chilometro circa, oltre allo spazio necessario per la discesa e la salita dei convogli. In questo modo si eviterebbe di andare a intaccare il cuore del centro cittadino, cosa che rischia di andare a compromettere non solo diverse abitazioni che rischiano l’abbattimento, ma anche numerose attività commerciali.
«Continuiamo a portare avanti questa battaglia nell’interesse dell’intera collettività», assicura il sindaco di San Giovanni Teatino Giorgio Di Clemente. «Il 2 maggio presenteremo al commissario straordinario Vincenzo Macello la nostra proposta. Vogliamo farlo prima che si apra la prossima fase del dibattito pubblico, in modo da avere un quadro già delineato sulle tematiche che dovranno essere affrontate».
Quindi insiste: «L’obiettivo principale è quello di evitare l’abbattimento delle abitazioni che oggi rischiano la demolizione, se dovesse essere confermato il disegno presentato in prima istanza da Rfi. Siamo convinti che quella dell’interramento possa essere una valida alternativa, capace da un lato di non pregiudicare la realizzazione di un’opera strategica per l’intera regione e dall’altro salvaguardare gli interessi e la vita economica e sociale del nostro centro».
Tra le altre cose, va segnalato che lo stesso Di Clemente è stato presente giovedì scorso all’Aurum di Pescara in occasione della chiusura del dibattito pubblico dell’altra tratta, quella che interessa il tratto di ferrovia che attraversa i Comuni di Manoppello, Alanno e Scafa.
Anche qui, dopo la proposta di variante verso l'Interporto di Pescara, è atteso il responso da parte dei tecnici di Rfi. (a.d.s.)
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