Nuove tasse comunali, ecco chi paga

La Tari (rifiuti) si versa in tre rate, la Tasi (servizi) solo in due: prima scadenza il 10 maggio. Sconti per alcune categorie

PESCARA. Brutte notizie per i contribuenti pescaresi. Dopo l’incubo della Tares, con le lunghe file di cittadini che si registrano ancora davanti agli uffici del Comune per farsi correggere i bollettini sbagliati, ecco arrivare un nuovo tributo: la Iuc (Imposta unica comunale). La Iuc è in realtà la somma della vecchia Imu e di due nuove imposte comunali: la Tari (tassa sui rifiuti) e la Tasi (tassa sui servizi indivisibili). L’assessore alle finanze Massimo Filippello e il dirigente del settore Marco Scorrano hanno già preparato una bozza di regolamento della Iuc, con tanto di scadenze per i pagamenti e gli sconti da far approvare in consiglio.

Che cos’è la Iuc. L’Imposta unica comunale è costituita dall’Imu dovuta dai possessori di immobili e da una componente riferita ai servizi, che si articola nel tributo per i servizi indivisibili (Tasi), a carico sia del possessore che dell’utilizzatore dell’immobile e nella tassa sui rifiuti (Tari), destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti a carico dell’utilizzatore dell’immobile.

La novità della Tasi. È in vigore dal primo gennaio di quest’anno la nuova tassa sui servizi indivisibili. Viene applicata ai contribuenti che posseggono o detengono, a qualsiasi titolo, fabbricati, compresa l’abitazione principale e aree edificabili. Sono escluse dalla Tasi le aree scoperte pertinenziali e accessorie.

Quanto costa. Le tariffe non sono state ancora stabilite dall’amministrazione comunale. Ma ci sono già alcune indicazioni. La tariffa della Tasi sarà determinata dalla somma dell’aliquota Imu, applicabile all’immobile di riferimento, più l’aliquota minima dell’uno per mille.

Ad esempio per una seconda casa sfitta si applicherà il 10 per mille dell’Imu, più l’uno per mille: totale, 11,6 per mille.

Nel caso in cui l’unità immobiliare è occupata da un soggetto diverso dal proprietario, l’occupante verserà la Tasi nella misura del 30 per cento dell’ammontare complessivo del tributo. La restante parte verrà corrisposta dal proprietario dell’immobile.

Quando si paga. Il versamento della Tasi potrà essere effettuato in due rate, la prima con scadenza il 16 giugno, la seconda il 16 dicembre. È consentito il pagamento in un’unica soluzione con scadenza il 16 giugno. Non è ancora chiaro se sarà il Comune ad inviare a casa dei contribuenti i bollettini già precompilati. In qualsiasi caso, i versamenti potranno essere effettuati in banca o alle Poste con il modello di pagamento unificato F24.

Per i rifiuti c’è la Tari. La nuova tassa dei rifiuti, che sostituisce la famigerata Tares, si chiama Tari. Viene applicata, da quest’anno, a tutti gli immobili, locali e aree scoperte, in grado di produrre rifiuti. Il regolamento di questa imposta ricalca in tutto e per tutto quello della Tares. In pratica, la Tari è dovuta da chiunque possegga o detenga a qualsiasi titolo un immobile.

Quanto costa. Le tariffe verranno decise successivamente, ma dovrebbero essere più o meno quelle della Tares. La tariffa sarà composta da una quota fissa, determinata in relazione alle componenti essenziali dei costi del servizio e da una quota variabile, rapportata alla quantità di rifiuti conferiti. Per le utenze domestiche, la quota variabile sarà determinata in relazione al numero degli occupanti dell’immobile.

Per le utenze domestiche, si pagherà in acconto il 35 per cento dell’importo Tares versato l’anno scorso e all’inizio di quest’anno, per la prima rata; un altro 35 per cento della Tares, per la seconda rata; poi il conguaglio con la terza rata. Per le utenze non domestiche, invece, si pagherà il 25 dell’importo della Tares versata l’anno scorso e all’inizio di quest’anno, per la prima rata; un altro 25 per cento della Tares, per la seconda rata; e il conguaglio con la terza e ultima rata.

Gli sconti. Come per la Tares, sono stati previsti degli sconti per determinate categorie di contribuenti. Ad esempio, la tariffa sarà ridotta del 20 per cento per le abitazioni con un unico occupante, a condizione che l’utente abbia un reddito Isee non superiore a 7.500 euro l’anno. Lo sconto salirà al 30 per cento per gli immobili ad attività produttiva o commerciale. Inoltre, sono previste agevolazioni per particolari attività lavorative. Così, le falegnamerie potranno usufruire di uno sconto del 20 per cento. Le autocarrozzerie pagheranno, invece, il 30 per cento in meno.

Subito alla cassa. Il versamento della Tari si farà in 3 rate. La prima scadenza è il prossimo 10 maggio; la seconda, è fissata per il 10 settembre. La scadenza della terza rata, cioè del conguaglio, verrà stabilito in seguito.

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