Picchia la sua cagnolina, condannato a 5 mesi

Un vicino di casa dà l’allarme, intervengono le guardie del Wwf e i carabinieri forestali
PESCARA. Nel silenzio di una casa qualunque – spezzato solo da urla soffocate e guaiti sempre più disperati – si consumava una storia di violenza che sembrava destinata a restare invisibile. Una storia fatta di botte, percosse e punizioni. La protagonista dei maltrattamenti è una cagnolina – oggi chiamata Mia – che per lungo tempo è stata prigioniera di un inferno domestico.
A fermare quell’incubo non è stato un atto clamoroso, ma il semplice coraggio di un vicino di casa, che non si è tirato indietro e – sentendo i continui lamenti dell’animale – ha scelto di denunciare i maltrattamenti alle guardie del Wwf. Da quel momento è partita una catena di interventi che ha portato alla luce le violenze compiute dal padrone – un noto professionista locale – poi rinviato a giudizio e condannato dal tribunale di Pescara: l’uomo è stato riconosciuto colpevole del reato di maltrattamento di animali e condannato, pertanto, a cinque mesi di reclusione, oltre che al pagamento delle spese processuali. Cruciale in questa vicenda è stato l’intervento di una guardia giurata che, dopo aver acquisito le immagini delle telecamere di sicurezza, è riuscito a cogliere l’uomo in flagranza di reato.
Un passaggio decisivo, che ha consentito alla Procura di agire con estrema rapidità: nel giro di pochissime ore, infatti, è stato emesso un decreto di perquisizione e sequestro dell’animale, consentendo l’intervento sul posto dei carabinieri del gruppo forestale di Pescara affiancati dalle guardie del Wwf. Così la cucciola è stata sottratta alle violenze e affidata alle cure di una veterinaria, che ha riscontrato sull’animale la presenza di lesioni fisiche e, soprattutto, di un evidente stato di stress compatibile con i traumi subiti nel tempo. Mia – questo è il nome che le è stato attribuito dopo il sequestro – comincia così un nuovo percorso. Ma la vicenda va oltre il singolo caso giudiziario e sottolinea, come dichiara il coordinatore regionale delle guardie Wwf, Claudio Allegrino, l’importanza «di segnalare comportamenti illeciti a danno degli animali».
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