Nuovi e vecchi manoppellesi per la prima volta insieme

27 Giugno 2010
Prima Festa dell'Accoglienza di Manoppello, organizzata dall'amministrazione comunale con l'intento di far incontrare nuovi e vecchi residenti dello Scalo, fra i quali tanti extracomunitari, che forse finora non avevano avuto modo di conoscersi
MANOPPELLO. Piazza Zambra come d'incanto all'imbrunire si è riempita di gente. Una folla si è riversata tra i tavoli disseminati ovunque. Si è aperta con questo colpo d'occhio ieri sera la prima Festa dell'Accoglienza di Manoppello, organizzata dall'amministrazione comunale con l'intento di far incontrare nuovi e vecchi residenti dello Scalo, fra i quali tanti extracomunitari, che forse finora non avevano avuto modo di conoscersi. La crescita demografica di questa parte della città, ultima propaggine della media Val Pescara e incipit della conurbazione Chieti-Pescara, è stata infatti talmente rapida che non ha permesso molti contatti tra gli inquilini dei palazzoni sorti allo Scalo, fra loro e con le istituzioni.

Il secondo forte impatto è stato rappresentanto da una massiccia presenza dei sindaci del circondario, ai quali si sono uniti il senatore Giovanni Legnini e l'ex assessore regionale Donato Di Matteo.  Il terzo motivo che ha agevolato l'incontro e la socializzazione degli intervenuti attorno a un tavolo, è stata l'offerta gastronomica particolare di buoni piatti di pesce fritto e di altre specialità locali.

I sindaci di Serramonacesca, Andrea Di Meo, e di Scafa, Dino Marangoni, che hanno parlato anche a nome dei colleghi, hanno evidenziato come «il raduno di questa sera sia fortemente eterogeneo e dove spicca la maggiore presenza di lavoratori in forza agli stabilimenti della zona».  Il senatore dei democratici Legnini invece ha sottolineato la giovane età dei residenti del quartiere dello Scalo, «che sicuramente è una credenziale per uno sviluppo robusto della città.

Una nuova popolazione, dove ci sono molti bambini e quegli anziani del posto che sono i custodi della tradizione e della cultura, che devono essere i capisaldi dello sviluppo».  Fra le famiglie di immigrati, emblematica la presenza dei Magnanimo, arrivati allo Scalo due anni fa da Potenza e perfettamente integrati: il figlio Mariano lavora in un bar locale, il padre Vincenzo è parte attiva del circolo pensionati. 

Così come il nucleo familiare di Nas Dhima arrivato anni fa dall'Albania, con due figli perfettamente integrati e benvoluti e che hanno acquisito usi e costumi della terra ospitante, pur mantenendo la propria cultura. Il sindaco di Manoppello, Gennaro Matarazzo, ha annunciato la nascita di nuovi servizi sociali e infrastrutture per far fronte alle nuove esigenze del «quartiere emergente».

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