Nuovo porto, via al progetto da 120 milioni

Ratificato l’accordo per il piano regolatore portuale, ha votato contro solo il Movimento 5 Stelle

PESCARA. Il progetto faraonico da 120 milioni di euro di un nuovo porto di Pescara fa un altro passo in avanti. Ieri, il consiglio comunale ha ratificato, con i voti di maggioranza e opposizione (contrario solo il Movimento 5 Stelle) l’intesa tra Comune e Direzione marittima che consente di concludere l’iter di approvazione del Piano regolatore portuale, all’interno del quale è contenuto il progetto del nuovo scalo marittimo.

«È un ulteriore impulso nel procedimento del nuovo piano», ha spiegato il presidente del consiglio comunale Antonio Blasioli, «abbiamo approvato solo un passaggio, quello dell’intesa che non fa altro che ribadire una collaborazione, tecnica e istituzionale, tra Comune e autorità marittima». «Ora il Piano», ha proseguito Blasioli, «dovrà essere adottato dall’autorità marittima e poi inviato al Consiglio superiore dei lavori pubblici per un ulteriore esame, che segue quello già effettuato in sede di Vas (valutazione ambientale strategica). Quindi, il Piano tornerà in consiglio regionale per l’approvazione». «Solo in seguito», ha avvertito, «il Comune sarà dotato di un prg portuale, uno strumento che lo privilegia anche nell’attribuzione di fondi per la sua realizzazione. Le opere ricomprese saranno quindi inserite nel Piano triennale delle opere pubbliche e, come richiesto in sede di Vas, per ognuna di esse ci sarà bisogno della procedura di Valutazione di impatto ambientale».

Di tutt’altro parere il Movimento 5 Stelle, che ieri, all’inizio del dibattito in aula, ha tentato di fermarne l’approvazione. I 5 Stelle hanno presentato due richieste, la prima si riferiva all’opportunità di aprire l’audizione sulla delibera ad esperti esterni; la seconda, presentata come sospensiva, chiedeva un approfondimento della delibera in commissione consiliare. Per la prima richiesta, la conferenza dei capigruppo ha acconsentito alla seduta aperta con l’audizione del consigliere regionale 5 Stelle Domenico Pettinari, dell’armatore Antonio Spina e del pilota del porto Leonardo Costagliola. La seconda richiesta, invece, è stata respinta. «Io sono un ingegnere e ho studiato le carte», ha affermato la consigliera dei 5 Stelle Erika Alessandrini, «in questo progetto si prevede un rallentamento della velocità del fiume e ciò potrebbe provocare ulteriori interramenti dei fondali del porto. Interramenti che potrebbero interessare anche il Marina di Pescara».

Alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle, seduti tra il pubblico, hanno ricordato, tra l’altro, che i progettisti del nuovo porto sono gli stessi che hanno realizzato il «disastro» della diga foranea». Qualche perplessità, nonostante il loro voto favorevole, è stata espressa anche dai consiglieri di Sel Ivano Martelli e Daniela Santroni: «Abbiamo molte perplessità soprattutto in merito alla realizzazione della darsena dei pescatori e all’imboccatura del porto. Sarà nostro intento vigilare su tutto il percorso successivo»

Un commento negativo è giunto anche dall’ex consigliere Maurizio Acerbo: «Non posso che esprimere amarezza per la maniera superficiale con cui maggioranza e opposizione hanno dato il via libera al prg portuale».(a.ben.)

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