Nuovo slittamento, la farsa del dragaggio

23 Marzo 2011

Oggi, forse, la consegna dei lavori. Ma gli addetti ai fanghi sono impegnati in Belgio

PESCARA. Nei contorni da farsa che sta assumendo il dragaggio del porto canale, oggi è il giorno dell'ingegner Luigi Minenza, il responsabile unico inviato a Pescara dal Provveditorato interregionale alle Opere pubbliche per consegnare ufficialmente i lavori alla Nicolaj srl. Un passaggio burocratico decisivo, che da lunedì è slittato a oggi mentre un'altra imbarcazione, domenica notte, si arenava sul fondale insabbiato. Ma se pure l'escavazione riprenderà, per la lavorazione dei fanghi c'è da aspettare comunque gli addetti al macchinario, in Belgio fino a sabato.

«Chiederemo di fornirci un cronoprogramma dei lavori che dovrà essere rispettato in modo rigoroso dopo la situazione grottesca che ci troviamo a vivere», fa sapere Armando Foschi, presidente della commissione consiliare Lavori pubblici e Sicurezza. «La mancata ripresa del dragaggio, atteso già per lunedì», va avanti, «ha favorito un clima di tensione tra la marineria, parzialmente rincuorata lo scorso 14 marzo dal provveditore Carlea nella riunione convocata dal prefetto».
In quell'occasione, oltre a fissare il 21 marzo come data di ripresa dei lavori, l'ingegner Carlea aveva annunciato, come ricorda lo stesso Foschi, «che le operazioni di escavazione dei fondali si sarebbero svolte in tre turni, consentendo alla draga di lavorare 24 ore su 24, anche il sabato e la domenica. Contestualmente sarebbero state completate le procedure per effettuare anche la terza fase del dragaggio, finanziata per 2milioni di euro erogati dalla Regione. Poi», ricorda Foschi, «nei giorni scorsi è emerso che nell'immediato si poteva procedere con il dragaggio dei primi 7mila metri cubi di fanghi già autorizzati con i precedenti 2mila metri cubi, e che nel frattempo sarebbero arrivate le ultime autorizzazioni per il resto».
Fino all'ennesimo rinvio di lunedì. E mentre annuncia la visita odierna dell'ingegner Minenza per la consegna ufficiale dei lavori Foschi spiega: «Dal momento in cui l'ingegner Minenza consegnerà i lavori, la ditta potrebbe riprendere l'escavazione dei primi 7mila metri cubi di fanghi già autorizzati, da depositare nelle vasche di decantazione e di accumulo nell'attesa del ritorno dal Belgio dei dipendenti responsabili della macchina che, come preannunciato dalla Nicolaj, dovrebbe essere riattivata lunedì 28 marzo».

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