l'incidente

Operaio travolto e ucciso sull'A24, Manoppello sconvolta dal dramma

La notizia della morte di Mirko Barbarossa scuote Manoppello addobbata per il Volto Santo. Il sindaco scoppia in lacrime

MANOPPELLO. La notizia della tragica morte di Mirko Barbarossa è piombata come un fulmine a ciel sereno sulla comunità manoppellese in festa. Si è diffusa rapidamente ieri pomeriggio tra le centinaia di persone che affollavano le vie del centro storico addobbato a festa per la ricorrenza delle festività del Volto Santo e di San Pancrazio, lasciando tutti sgomenti e nel dolore. Il giovane, solo 31 anni, dipendente della ditta locale Global Service di Cardinale, dedita a lavori edilizi e a manutenzioni stradali, era conosciuto da tutti.

leggi anche: Operaio travolto e ucciso da un tir sull'A24, vittima un ragazzo di Manoppello Posizionava dei birilli lungo la carreggiata quando è stato urtato da un autoarticolato e non da un mezzo della sua stessa ditta come si era appreso in un primo momento. M.B., 31 anni di Manoppello, è stato portato in elisoccorso all'Aquila ma non ce l'ha fatta

Appena dieci giorni fa aveva fatto la promessa di matrimonio con la sua Dorella Frasca. Il papà Enio, muratore, e la mamma Rosanna ci avrebbero tenuto che a celebrare la cerimonia fosse stato il sindaco Gennaro Matarazzo, amico di famiglia da sempre, che però era assente per impegni legati alla sua funzione di primo cittadino, e ha dovuto demandare l'incarico al suo vice Lorenzo Esposito. E lui, il sindaco, ieri sera appena saputo quanto accaduto è scoppiato in lacrime. «Un ragazzo d'oro, buono, lavoratore, responsabile, amato da tutti, attaccato al lavoro, rispettoso e rispettato come del resto la famiglia», ha detto con voce rotta.

«Un amico di sempre», il commento triste del consigliere comunale con delega al turismo Emanuele De Luca. «Una tragedia che si abbatte non solo sulle famiglie, ma su tutti gli amici di Mirko, che lo hanno sempre amato per la sua estrema serietà ed educazione, per la sua convivialità e il suo saper stare al suo posto».

Anche se la residenza della famiglia è fuori dal centro cittadino, nella contrada De Fenza al confine con il territorio di Turrivalignani, genitori e figli sono conosciuti da tutti: la mamma e il fratello Alessio gestiscono una bad & breafeast (la Collina delle Rose) molto ricercato e ben tenuto. I tanti amici affranti si sono stretti intorno al fratello e alla promessa sposa colpiti da un dolore che lascerà per sempre il segno nei loro cuori. Non ce l'hanno fatta neanche ad esternare il loro stato d'animo sui social network, come di consueto accade ormai in queste pur tragiche occasioni. Il dolore per una giovane vita spezzata, quella di Mirko, e un futuro insieme che il destino vuole che non ci sia per la sua sposa, per le loro famiglie che avevano gioito per il loro legame d'amore e la loro promessa, ha paralizzato tutti.

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