La collina di Montesilvano e sullo sfondo la città con i suoi palazzi affacciati su via Verrotti

MONTESILVANO

Operazione Ciclone, risarcimenti per i danni d'immagine 15 anni dopo gli arresti

Sentenza della Corte d’Appello civile: l'ex sindaco Cantagallo deve pagare 40mila euro

MONTESILVANO. A circa 15 anni di distanza dagli arresti eccellenti che nel 2006 scossero l’amministrazione e la politica di Montesilvano, nell'ambito dell'operazione Ciclone che colpì la giunta guidata da Enzo Cantagallo, arriva la sentenza della Corte d’Appello civile dell’Aquila. L'organo giurisdizionale stabilisce (non si sa ancora se in modo definitivo o no, salvo eventuali altri ricorsi) quanto alcuni dei protagonisti della vicenda dovranno rimborsare al Comune di Montesilvano per il danno all’immagine provocato dopo quel clamoroso scandalo.

La decisione della Corte civile aquilana (che ha parzialmente accolto le tesi difensive degli avvocati Giuliano e Roberto Milia, Dante Angiolelli e Aldo Moretti) ha stabilito che Enzo Cantagallo dovrà pagare 40mila euro, l’imprenditore Duilio Ferretti 25mila, Paolo Di Blasio, ex vice sindaco con Cantagallo e attuale assessore al verde, e Alfonso Di Cola, geometra del Comune, 14mila euro ciascuno e l’ex assessore Attilio Vallescura duemila euro. Questo ricalcolo del risarcimento arriva dopo la decisione della Corte di Cassazione che, nel febbraio del 2016, rinviò ai giudici di appello la nuova quantificazione del dovuto da parte dei soggetti citati, in quanto la sentenza penale di appello aveva lasciato, sotto
questo aspetto, tutto immutato senza tener conto delle assoluzioni e delle prescrizioni intervenute nel frattempo e soprattutto senza aver graduato la somma da risarcire in base anche alla gravità dei reati.