Ospedale, prenotazioni ai privati

Esternalizzato il Cup a San Valentino. Saia: «Ora temo la chiusura della struttura»

SAN VALENTINO. Dal 2 maggio, il Centro unico di prenotazione (Cup) di San Valentino potrebbe chiudere. La Asl ha esternalizzato il servizio e il gestore privato potrebbe ritenere superfluo lo sportello di San Valentino. «Un primo passo questo», commenta il sindaco Antonio Saia, «verso la paventata smobilitazione del nostro presidio». «È notizia di questi giorni infatti», continua, «che sarà ridotto anche di un’unità il servizio di fisioterapia. Una decisione grave che indebolisce il nostro ex ospedale e che non è tollerabile. Come si fa ad assumere queste determinazioni senza la consultazione della conferenza ristretta dei sindaci e del primo cittadino che è l'autorità sanitaria del paese?». «Eppure», continua Saia, «circa un mese fa abbiamo avuto la visita del governatore Luciano D'Alfonso e di due assessori del nostro territorio, Mario Mazzocca e Donato Di Matteo. È venuta fuori la determinazione della rivitalizzazione di questo presidio, punto di riferimento di tutti i centri della zona montana e pedemontana della Majella». Inoltre, vanno considerate le condizioni di abbandono della piscina riabilitativa, l'unica struttura pubblica in tutto l'Abruzzo. «Una struttura realizzata circa dieci anni fa», osserva il sindaco, «che richiede oggi un impegno finanziario di circa 26mila euro per l'adeguamento alle recenti normative, ma che è stata lasciata a se stessa a deperire dopo cospicui investimenti pubblici. Non poterne fare uso costituisce di fatto una spoliazione della struttura sanitaria». Saia fa sapere che con D'Alfonso e i suoi assessori hanno deciso di richiedere un progetto alla direzione generale Asl tendente alla rivalutazione dell'ospedale, da consegnare entro una ventina di giorni. «Ma fino ad oggi non abbiamo ricevuto niente». Nel giorno del sopralluogo uno dei due ascensori si è bloccato. «Anche questo un segno del degrado e dell'abbandono in cui viene lasciato il presidio. A San Valentino è attivo il Centro Alzheimer che fa riferimento all'università di Chieti con il professor Sensi. La struttura è in attesa di un riconoscimento di tipo riabilitativo per questa patologia. «Dunque spazi per il ripotenziamento della struttura ci sono».

Walter Teti