Palazzo della Regione a Pescara, il M5S: «Opera costosa e inutile»

Scontro politico sull’edificio da quasi 50 milioni di euro nel centro della città: è polemica sui costi. Alessandrini e Sola: «La giunta Marsilio vuole cementificare l’ultima zona libera, progetto sbagliato»
PESCARA. «Non solo un edificio efficiente, ma anche un’icona». Le 45 pagine del “Documento di indirizzo alla progettazione” della nuova sede della Regione Abruzzo nel centro di Pescara tratteggiano i contorni di un palazzo alto quasi 50 metri per 16.700 metri cubi. Un’opera simbolo, da quasi 50 milioni di euro nell’area di risulta, ai margini del parco centrale che il Comune di Pescara vuole realizzare al posto della distesa d’asfalto da quasi duemila posti auto. Con un concorso di idee, ancora da bandire, l’amministrazione Marsilio vuole trovare i progettisti ma intorno all’opera lo scontro politico è costante: «La giunta Marsilio vuole cementificare l’ultima grande area libera di Pescara con quella che continua a definire “sede unica” della Regione ma che unica non sarà», attaccano la consigliera regionale del M5S Erika Alessandrini e il consigliere comunale pescarese Paolo Sola.
In base alle prime indicazioni, l’edificio con «biblioteca, sala conferenza, spazi ricreativi (mensa, bar) e di servizio, giardino d’inverno in diretto collegamento, visivo e funzionale, con il parco centrale» avrà uffici per 527 dipendenti. «Ma non riunirà tutti gli uffici regionali, politici e amministrativi», dicono Alessandrini e Sola, «e quindi non risolverà i presunti problemi di spazio della Regione Abruzzo. Si sceglie così di strangolare il centro della città senza ragione». La relazione non parla dei parcheggi: dice soltanto che «rispetto alla capienza complessiva autorizzata dovrà essere riservata alle auto di servizio per circa 100 posti auto».
E poi i soldi che, per adesso, non ci sono: per il M5S, la sede unica è «un’opera costosa e neppure interamente finanziata». Il costo indicativo è di 48,5 milioni e la Regione potrebbe accendere un mutuo per pagare i lavori.
L’opposizione protesta: «A questo punto», dicono i rappresentanti del M5S, «era logico tornare a ragionare sulla City, una volta superati i problemi che ne avevano bloccato lo sviluppo, invece di lanciarsi in un progetto che rischia di restare incompiuto e che rappresenta l’ennesima occasione persa». La City è l’edificio privato mai finito, lungo via Tiburtina, nei pressi dell’aeroporto di Pescara: in passato si era pensato di trasferire lì gli uffici della Regione ma la vicinanza allo scalo ha bloccato il piano.
«Ancora una volta questa classe politica», dicono Alessandrini e Sola, «dimostra di non avere una visione: anche su una decisione così importante abdica completamente a ogni ragionamento strategico in ottica Nuova Pescara, ignorando l’opportunità di fare scelte davvero lungimiranti per il futuro del territorio».