Parassiti del pino in un parco di via Verrotti

Disagi per quaranta famiglie. Residenti allarmati per la processionaria: «Abbiamo arti gonfi e piaghe»

MONTESILVANO. «Vietato entrare». È un foglio di carta strappato dal vento e scolorito da sole e pioggia ad avvisare i cittadini che il parco pubblico che sorge in via Verrotti numero 9 è temporaneamente interdetto agli utenti.

Motivo del divieto? «Presenza nidi parassiti sulle piante (processionaria del pino) dannosi per le piante e gli esseri umani», recita ancora il cartello dove si specifica anche che «le autorità comunali (vigili urbani e commissario straordinario)» sono state avvertite dall'amministratore del condominio adiacente il parco.

Peccato però che il foglio di carta rechi anche la data del divieto, ovvero il 4 marzo, quindi oltre un mese fa e che in questo periodo nulla sia stato fatto per cercare di risolvere il problema. È quanto denunciano i residenti della piccola traversa di via Verrotti che vivono in una serie di palazzine e villette che si affacciano sul parco preso di mira dai pericolosi parassiti e che ne pagano sulla propria pelle le conseguenze. «Siamo in tutto circa 40 famiglie, con altrettanti bambini», spiega una residente, «e molti di noi hanno iniziato ad accusare problemi fisici legati alla presenza della processionaria. Molti bambini e diversi adulti, infatti, hanno visto principalmente i propri piedi e le proprie gambe gonfiarsi e riempirsi di piaghe».

I peli urticanti della processionaria, infatti, si separano facilmente dalla larva sia in caso di contatto che semplicemente attraverso il vento e, se a contatto con la pelle, provocano una reazione urticante dovuta al rilascio di istamina. «Il problema è che anche se il parco è chiuso da diverso tempo», aggiungono i residenti, «molte persone hanno accusato sintomi anche solo stando sul balcone delle propria abitazione che affaccia sull'area verde. Molti condomini vanno avanti a cortisone e ormai la situazione è insostenibile».

I residenti si dicono preoccupati soprattutto per i numerosi bambini presenti nella zona e per eventuali soggetti allergici che rischiano lo choc anafilattico. «Per questo chiediamo al Comune di Montesilvano che il problema venga risolto con la massima urgenza», concludono, «per poterci finalmente riappropriare del parco pubblico e della libertà di poter far giocare i nostri figli all'area aperta».©RIPRODUZIONE RISERVATA