Parcheggi al posto del Luna park, i giostrai protestano in Comune

Niente giostre sul lungomare sud, al loro posto parcheggi per gli stabilimenti balneari. Le venti famiglie che vivono dal luna park protestano a palazzo di città. Per calmare gli animi intervengono i vigili

PESCARA. Protesta dei giostrai nei corridoi del Comune per protestare contro la decisione dell'amministrazione di mettere dei parcheggi per i clienti degli stabilimenti al posto del tradizionale luna park estivo nella riviera di Porta Nuova.

La decisione è vissuta come una beffa dalle venti famiglie di giostrai che da oltre 50 anni occupano lo spartitraffico di fronte al teatro D'Annunzio. «Ci hanno buttati in mezzo a una strada senza nessun preavviso», urlano. Dopo una mattinata di anticamera trascorsa facendo la spola tra l'ufficio del sindaco Luigi Albore Mascia e quello del suo vice Fiorilli, la tensione è salita.

Le grida, i pianti e le minacce contro i rappresentanti dell'amministrazione hanno spinto sette vigili urbani a intervenire per cercare di placare gli animi. «Ci stanno prendendo in giro da gennaio», si agita Claudio Vacone, uno dei giostrai rimasto senza un posto in cui sistemare i mezzi per il luna park, «siamo disperati. Dobbiamo andare via da Tolentino perchè il permesso è scaduto e a Pescara non possiamo più stare. Il sindaco ci ha detto che dobbiamo cercarci un'altra città. Tutto così su due piedi».
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