Parruti: c’è riduzione di contagi in Abruzzo 

L’infettivologo: il virus colpisce soprattutto i soggetti deboli

«Fatta eccezione per alcuni focolai più imponenti, c'è stata sicuramente una riduzione dei contagi sul territorio e, per ora, non si assiste alla nuova ondata che molti temevano, ma c'è parecchia circolazione nosocomiale e nelle strutture residenziali. Il carico assistenziale resta elevato, perché il virus, con la sua biologia perversa, sta colpendo in particolare i soggetti fragili. La forte capacità di trasmissione è invariata. Dobbiamo mantenere alta l'attenzione e rispettare le misure preventive».
Così l'infettivologo Giustino Parruti analizza l'attuale situazione abruzzese. Contenuto il numero di nuovi casi, ma crescono in modo significativo i ricoveri, che registrano l'incremento più consistente delle ultime due settimane, e ci sono altri otto morti.
ANCORA MORTI
Il bilancio delle vittime sale così a 1.333. Gli otto decessi segnalati nell'ultimo bollettino, due dei quali avvenuti nelle scorse settimane e comunicati solo oggi dalle Asl, riguardano persone di età compresa tra 40 e 97 anni: tre in provincia di Chieti, quattro in provincia di Teramo e uno in provincia di Pescara. Le sei vittime più recenti sono un 72enne di Ortona, un 79enne di San Salvo, un 81enne di Montesilvano, due donne di 87 anni, una di Roseto degli Abruzzo e l'altra di Cellino Attanasio, ed un 97enne di Vasto.
NUOVI CASI
I nuovi casi sono 107. Sono emersi dall'analisi di circa 1.300 tamponi: è risultato positivo l'8,25% dei campioni. Nel bollettino ufficiale, però, viene segnalato un incremento complessivo di 6.522 test, frutto di un riallineamento dei dati dal primo gennaio a oggi. Eseguiti, inoltre, 7.196 test antigenici (+5.406 rispetto a domenica). Dei nuovi positivi, il più giovane è una bambina di Pescara di due anni e il più anziano un 95enne del Chietino. Quelli con meno di 19 anni sono dieci: quattro in provincia dell'Aquila, uno in provincia di Pescara, quattro in provincia di Chieti e uno in provincia di Teramo. Le località con più contagi recenti sono Francavilla al Mare (8), Giulianova (7) e Tornareccio (7). A livello provinciale, l'incremento più consistente si registra nel Chietino (+41), seguito dal Teramano (+30), dal Pescarese (+17) e dall'Aquilano (+16).
RICOVERI IN AUMENTO
Gli attualmente positivi sono 170 in meno e scendono a quota 11.382. Nonostante la flessione, aumentano gli ospedalizzati, che passano dai 481 di domenica ai 497 di ieri. In particolare, 454 pazienti (+11) sono ricoverati in terapia non intensiva e 43 (+5, al netto di decessi, dimissioni e sette nuovi ricoveri) sono in terapia intensiva, mentre gli altri 10.885 (-186) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. I guariti sono 269 in più, per un totale di 26.707 persone.
SOGGETTI FRAGILI
Se le misure restrittive stanno dando i loro frutti, impedendo un'impennata dei contagi, il virus sta colpendo in modo particolare i soggetti più fragili. «Nonostante l'altissima attenzione e i tamponi frequenti al personale», sottolinea Parruti, direttore delle Malattie infettive di Pescara e membro del Gruppo tecnico scientifico regionale, «la circolazione del virus negli ambiti protetti, come ospedali e strutture residenziali, è significativa. Il Covid-19 sta colpendo i soggetti più a rischio, che richiedono l'ospedalizzazione», dice l'esperto per spiegare l'aumento dei ricoveri. «Il virus ha ancora una forte capacità di trasmissione, ma si è ridotta la circolazione territoriale e questo dimostra che il sistema dei tre colori sta funzionando», aggiunge.
EVENTI CONVIVIALI
Ma non mancano i focolai sul territorio, spesso conseguenza di "eventi conviviali", in cui magari si sono incrociati «superdiffusori del virus e scarsa prudenza». In tal senso l'infettivologo fa l'esempio di Pizzoferrato e di Guardiagrele, località che nelle ultime settimane hanno fatto registrare dati preoccupanti. A Guardiagrele, in particolare, sale a 36 il numero di casi riconducibili alla cosiddetta variante inglese, a fronte di 176 contagi emersi dal primo dicembre a ieri. I casi relativi alla variante sono 65 nell'intera provincia di Chieti e ancora di più se si considera l'intero territorio regionale. Due le strutture individuate dalla Regione per il sequenziamento del virus su campioni provenienti da tutto l'Abruzzo: il laboratorio di Genetica molecolare dell'Università di Chieti e quello dell'Istituto zooprofilattico d'Abruzzo e Molise.
LE VARIANTI
«Le varianti», spiega Parruti, «sono ceppi di virus in cui la capacità di trasmissione aumenta al punto che una persona con carica virale relativamente bassa può agire come un superdiffusore. Purtroppo le varianti stanno circolando ed è possibile che se ne generino anche delle altre. Dopo le feste di Natale forse non c'è stata la nuova ondata che molti temevano e i dati, anche grazie alle misure restrittive, sono rimasti stabili, ma in questa fase, con la campagna vaccinale che è appena iniziata dobbiamo continuare ad essere prudenti e a rispettare tutte le misure di prevenzione».