PESCARA

Paziente oncologico terminale decide di donare gli organi, ieri l'espianto

A 54 anni ha lasciato disposizioni con il testamento biologico. Le sue cornee sono state consegnate alla banca degli occhi dell’Aquila

PESCARA. Paziente oncologico in fase terminale, a 54 anni ha deciso di donare gli organi. Dopo la morte, ieri sono state espiantate le cornee, consegnate alla banca degli occhi dell’Aquila, Centro di riferimento per le donazioni e i trapianti di cornea e per le membrane amniotiche per la Regione Abruzzo. Il paziente era ricoverato nell’unità operativa complessa hospice e cure palliative, diretta da Donatella Bosco, dove è stato assistito per 5 settimane e accompagnato nella fase terminale della vita.

“Ieri, per la prima volta, abbiamo fatto il prelievo di cornee da un paziente oncologico deceduto. L’hospice e le cure palliative – spiega Bosco – sono una branca che consente di avere la consapevolezza della malattia alle persone. Gli hospice sono luoghi a elevata intensità assistenziale, per i pazienti che non è possibile seguire da casa, al fine di alleviare i loro sintomi. Non ci occupiamo solo del fine vita, ma anche dell’addestramento del caregiver o di ricoveri di sollievo per le famiglie. Le cure palliative si rivolgono al malato e alla famiglia che soffre con lui”.

La dottoressa Donatella Bosco

Le disposizioni anticipate di trattamento (Dat), comunemente definite "testamento biologico" o "biotestamento", sono regolamentate dall’art. 4 della Legge 219 del 22 dicembre 2017, entrata in vigore il 31 gennaio 2018. Grazie a questa legge è possibile depositare, presso il proprio Comune o un notaio, le proprie volontà in merito sia alla donazione degli organi sia alle decisioni sul fine vita, dando il proprio “consenso libero e informato” a ogni trattamento sanitario che riguardi la persona.