Pedaggio, ora il governo frena

Matteoli: non è ancora deciso. Provincia e Comune: no al pagamento

PESCARA. Il ripristino del pedaggio sull'Asse attrezzato non è ancora deciso al 100 per cento. Il governo sta approfondendo la questione del pagamento di alcuni raccordi autostradali che diventeranno a pagamento. Lo ha annunciato ieri, a Roma, il ministro Altero Matteoli. Nelle stesse ore, a Pescara, il consiglio provinciale ha approvato all'unanimità una mozione dell'Idv che impegna la giunta ad avviare un'azione istituzionale per bloccare il ripristino del pagamento, previsto dal prossimo maggio. La stessa iniziativa è stata adottata dal Pd per il consiglio comunale straordinario sulla questione dell'Asse attrezzato, convocato per lunedì prossimo.

INTERVIENE MATTEOLI «Sul pedaggiamento di alcuni raccordi autostradali gestiti dall'Anas», ha detto il ministro delle Infrastrutture, «è in corso un approfondimento, tenendo conto anche delle istanze degli enti locali e in particolare di coloro che utilizzano le autostrade con frequenza, per motivi di lavoro o per collegamenti nell'ambito urbano». «Dopo questa fase», ha aggiunto Altero Matteoli, «si procederà a redigere il testo definitivo del decreto della presidenza del Consiglio che è in elaborazione». Insomma, nulla è ancora deciso. Alcune indiscrezioni rivelano che sarebbero allo studio delle agevolazioni o sconti per i pendolari e per gli automobilisti che utilizzano molto spesso i raccordi.

TESTA CHIAMA LETTA Ieri il presidente della Provincia, durante il consiglio, ha messo al corrente gli esponenti di maggioranza e opposizione sulle sue ultime iniziative per richiedere l'esclusione dell'Asse attrezzato dalla lista dei raccordi a pagamento. Guerino Testa ha contattato prima il responsabile dell'Anas Pietro Ciucci. Poi, i ministeri dell'Economia e delle Infrastrutture. Infine, ha scritto una lettera al sottosegretario Gianni Letta, invocando il suo intervento. Quest'ultimo, ha riferito il presidente della Provincia, ha risposto assicurando il suo interessamento sulla questione. L'estate scorsa, Testa ha ottenuto, insieme al presidente della Provincia di Roma, un'importante vittoria, perché si è visto accogliere un ricorso dal Tar con cui è riuscito a far sospendere il pagamento. Ma ora sarà ripristinato.

VOTO IN AULA Ieri maggioranza e opposizione, in consiglio provinciale, hanno approvato la mozione, presentata dall'Idv, contro il pedaggio. Il provvedimento, firmato dal capogruppo Luciano Di Lorito e dai consiglieri Camillo Sborgia, Antonella Allegrino e Attilio Di Mattia, impegna «la giunta ad attivare un'iniziativa istituzionale, coordinando enti municipali interessati, affinché si adottino atti deliberativi che contrastino la volontà manifestata dall'Anas di istituire un pedaggio».

INIZIATIVA DEL PD Anche il Pd presenterà un provvedimento al consiglio comunale per fermare il pedaggio. «Si tratta di un ordine del giorno», ha spiegato il capogruppo Moreno Di Pietrantonio, «in cui si invitano il sindaco e la giunta ad attivare tutte le iniziative possibili insieme alla Provincia nei confronti del governo nazionale, la Regione, l'Anas, affinché l'Asse attrezzato venga declassato da raccordo autostradale a superstrada, per evitare il pedaggio previsto». Un'altra iniziativa è stata annunciata dal vice capogruppo del Pdl Armando Foschi. «Il governo di centrodestra al Comune», ha affermato, «ribadisce la propria netta contrarietà all'applicazione del pedaggio. Lunedì sottoporreno al consiglio una mozione per richiedere l'esclusione dal pagamento di tutti i raccordi gestiti dall'Anas che interessano un traffico prevalentemente urbano».

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