Penne, nuova proposta sui ripetitori

4 Maggio 2014

PENNE. La guerra della antenne a Penne sembra arrivata a una conclusione. Il comitato cittadino Penne a Capo, nato per tutelare soprattutto le esigenze dei residenti del rione Colle Castello, dove...

PENNE. La guerra della antenne a Penne sembra arrivata a una conclusione. Il comitato cittadino Penne a Capo, nato per tutelare soprattutto le esigenze dei residenti del rione Colle Castello, dove sono concentrate la maggior parte dei ripetitori per la ricezione telefonica, parteciperà, insieme con gli amministratori comunali, al tavolo di lavoro che porterà alla redazione del nuovo piano antenne da parte della società Polab.

La giunta del sindaco D'Alfonso, in accordo con il comitato guidato dalla presidente Donatella Di Pietrantonio, approverà a breve le linee guida per la redazione del nuovo piano antenne. L'idea di base è di tutelare i siti sensibili, raggruppare in poche zone tutte le antenne e cercare di favorire la scelta dei luoghi pubblici per l'installazione dei ripetitori. Per il segretario di Rifondazione comunista, Gabriele Frisa, l'amministrazione D'Alfonso, così come ha fatto il Comune di Farindola, dovrebbe inserire nel regolamento antenne una eco-tassa da far pagare alle varie compagnie che intendono installare o mantenereapparecchiature sul territorio comunale.

«Penne potrebbe chiedere una tassa annuale alle compagnie telefoniche, penso a dieci mila euro per azienda, in modo da poter reinvestire la cifra per abbassare le tasse ai cittadini, in particolare» propone Frisa «a quelli che vivono nelle zone più esposte alle emissioni elettromagnetiche dei ripetitori». (f.bel,)

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