L’AQUILA. «Cinque anni di fallimenti e promesse tradite. Si delinea ancora una stagione estiva incerta per quanto riguarda le opere a difesa della costa abruzzese. Questo governo regionale, che tanto si è speso a parole per quanto riguarda il contrasto all’erosione, dovrebbe avere l’onestà di riconoscere la propria inadeguatezza. Le pochissime opere e i lavori attuati non hanno prodotto alcun beneficio agli operatori turistici e all’intera costa in termini di sviluppo economico e sociale e di tutela ambientale».
Lo dichiara il consigliere regionale del Pd Dino Pepe che aggiunge: «Nel corso dell’ultima seduta del consiglio regionale, con un’interpellanza, ho rivolto delle domande al sottosegretario Umberto D’Annuntiis circa il piano degli interventi a difesa della costa previsti per il 2023, in particolare nel tratto teramano. Ad oggi non ci sono interventi programmati, strutturali e quindi duraturi, di mitigazione del fenomeno erosivo».
La conferma arriva anche dal dipartimento regionale preposta a questo tipo di lavori. «Gli esponenti della giunta, già dall’insediamento, hanno sempre annunciato la realizzazione di interventi rigidi e quindi di scogliere parallele alla linea di costa», prosegue l’esponente di opposizione, «invece abbiamo avuto pochissimi interventi e con risultati disastrosi. Solo promesse non mantenute, come le scogliere rigide annunciate più volte e mai concretizzate».
Pepe tira le somme: «È l’ultimo anno di questa legislatura regionale, gli operatori tra pochi giorni riprenderanno le loro attività lavorative senza alcuna certezza su quali opere sono in programma. In questi anni», conclude il consigliere, «grazie all’iniziativa del gruppo Pd e dell’intero centrosinistra, ci siamo interessati e fatti carico della problematica. Con questo obiettivo ho chiesto di conoscere i principali interventi previsti per la prossima stagione turistica. Purtroppo abbiamo assistito ad una replica vuota di contenuti». (c.s.)