Giovanna Brandelli, presidente dell'Aca

PESCARA

Perdita d'acqua in viale Bovio, Brandelli: "L'Aca non fa l'idraulico"

La presidente dell'azienda acquedottistica ribatte alle accuse del consigliere regionale dem Blasioli e annuncia azioni legali

PESCARA. “Il sillogismo fra una disfunzione delle reti interne al Palazzo della Regione, e su cui Aca non ha alcuna competenza, e la crisi idrica conclamata da marzo, che impone ancora oggi un piano di restrizione sulla erogazione di acqua, è strumentale, fuorviante e merita un’azione legale”. Così il presidente dell’Aca, Giovanna Brandelli, ribatte al consigliere regionale dem, Antonio Blasioli, che ieri ha attaccato la gestione del consorzio acquedottistico e il governo regionale del centrodestra per l’allagamento della vecchia sede della Regione in viale Bovio, e i razionamenti idrici, scattati da mesi, con gravi disagi per migliaia di utenti.

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“L’Aca non è stata avvisata martedì attraverso i canali istituzionali”, è la replica della presidente Brandelli, “Aca non è più il partito dell’acqua, quindi le segnalazioni non possono essere fatte agli amici degli amici ma vanno formalizzate al numero verde o online. In questo modo si aprono gli ordini di manutenzione. Inoltre, Aca non fa l’idraulico, ma il gestore idrico, ovvero controlla e gestisce la rete pubblica di acquedotto e fognatura, ma non può operare su luoghi privati. Meno che mai ha il servizio di custodia dell’immobile regionale. Tuttavia”, prosegue Brandelli, “poiché Aca è una struttura tecnica che si deve adoperare per perseguire il bene pubblico, oggi c’è stata la verifica delle enormi perdite di acqua potabile: il contatore di acqua potabile della Regione non gira, quindi non c’è un consumo di acqua potabile e nella zona della perdite non ci sono reti di adduzione idrica Aca. Per eliminare ogni dubbio è stato fatto anche un prelievo per escludere che si tratti di acqua potabile. Prima di spendere tempo e risorse e l’attenzione di un consigliere regionale" chiosa Brandelli "e attivare denunce multimediali, andrebbero fatte le dovute e competenti verifiche”.

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