Perseguita la ex, arrestato per la seconda volta a Montesilvano

Dopo averle incendiato l’auto a giugno, il 45enne riprende a pedinare la donna e a tempestarla di sms

MONTESILVANO. È stato arrestato di nuovo, e sempre con la stessa accusa di atti persecutori nei confronti della ex moglie: Luigi Sagliocco, 45 anni, originario della provincia di Napoli e residente da tempo a Montesilvano, su ordinanza del giudice Nicola Colantonio ha accolto il nuovo 2016 agli arresti dentro casa, dopo la notifica che gli hanno presentato i carabinieri della compagnia di Montesilvano agli ordini del capitano Vincenzo Falce.

Nonostante l’arresto per aver incendiato l’auto della ex moglie nella notte tra il 2 e il 3 giugno scorsi, nonostante poi il divieto di avvicinamento alla donna, negli ultimi due mesi il 45enne avrebbe continuato a tartassarla con telefonate, pedinamenti, messaggi e appostamenti che hanno indotto la donna a rivolgersi nuovamente ai carabinieri. E a quel punto, vista la recidività dell’uomo, e soprattutto per evitare il ripetersi di situazioni rischiose, il giudice ha ritenuto opportuno applicare nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti in casa.

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Un provvedimento che arriva dopo gli episodi d’inizio estate quando, secondo quanto costruito allora dai carabinieri di Montesilvano, l’uomo, non accettando la fine del matrimonio, avrebbe dato fuoco all’auto della moglie e ad altre quattro macchine parcheggiate nella carrozzeria del nuovo compagno della donna, finendo ai domiciliari con le accuse di atti persecutori, danneggiamento e incendio.

L’arresto avvenne a metà giugno, dopo una serie di indagini scattate già a fine maggio, in particolare dopo la notte tra il 29 e il 30 maggio quando il 45enne avrebbe danneggiato e parzialmente incendiato l’auto della ex moglie da cui si era separato un paio di mesi prima. Ma era stato in particolare il rogo della notte tra il 2 e il 3 giugno a indirizzare le indagini dei carabinieri e a spingere la donna a denunciare l’ex marito che fu poi arrestato: due auto distrutte dalle fiamme e altre due danneggiate era stato il bilancio del rogo in via Vespucci, traversa di via Vestina, al confine tra Montesilvano e Cappelle. Un incendio la cui natura dolosa era apparsa subito chiara ai vigili del fuoco dopo aver trovato tracce di liquido infiammabile che aveva innescato le fiamme prima su una Peugeot 206 e poi su una Renault Clio. L’incendio si era propagato anche ad altre due auto parcheggiate al di là del recinto di un’altra attività della zona.

Quella notte il rogo si era scatenato all’esterno di una carrozzeria, in un cortile sterrato, e i carabinieri avevano subito imboccato la strada della pista sentimentale dopo aver scoperto il nome del titolare della carrozzeria e dopo la denuncia della donna che rivelò come l’ex marito non aveva accettato la fine della relazione. Il rogo aveva danneggiato le auto ma aveva provocando due boati in sequenza che avevano svegliato il quartiere. E proprio i residenti avevano dato l’allarme.(cr.pe.)

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