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Perseguita la ex, denunciato
Minacce di morte dopo l'addio, finisce nei guai un uomo di 25 anni
CITTA' SANT'ANGELO. Un anno e mezzo di fidanzamento, poi la rottura, che è stata seguita da una serie di atti persecutori. Una ventenne di Città Sant'Angelo non riusciva proprio a liberarsi del suo ex, che ha 25 anni: lui la chiamava, le mandava sms, si piazzava sotto casa con l'auto e cominciava a strombazzare. Insomma, la tempestava. Poi sono cominciate le minacce di morte per cui la giovane si è rivolta ai carabinieri e ha denunciato il 25enne per stalking.
I militari della compagnia di Montesilvano guidati dal capitano Enzo Marinelli hanno effettuato gli accertamenti e informato la procura e, il tribunale, ha disposto che il giovane, anche lui del centro angolano, resti lontano dalla casa della sua ex fidanzata. E' probabile che il giovane persecutore non riuscisse a darsi per vinto e magari pensava pure di riconquistare la sua amata, ma il suo atteggiamento è diventato ossessivo e la poveretta ha cominciato a temere per la propria incolumità.
Le frasi che lui le rivolgeva erano piuttosto preoccupanti. «Ti ammazzo, ti faccio male, prendo la pistola e ti sparo... sai che sono capace», le diceva e si faceva continuamente vivo con telefonate e messaggini, tentando di coinvolgere anche la sorella della ragazza. La vittima, non potendone più, si è rivolta ai militari e li ha messi sulle sue tracce.
Il desiderio di denunciare tutto potrebbe essere scaturito dai ricordi poco piacevoli della storia d'amore avuta con lo stalker. Sembra che durante il fidanzamento di un anno e mezzo la ragazza abbia subito delle percosse, mai rivelate, e probabilmente non ce l'ha fatta a sopportare oltre i comportamenti del giovane.
I militari della compagnia di Montesilvano guidati dal capitano Enzo Marinelli hanno effettuato gli accertamenti e informato la procura e, il tribunale, ha disposto che il giovane, anche lui del centro angolano, resti lontano dalla casa della sua ex fidanzata. E' probabile che il giovane persecutore non riuscisse a darsi per vinto e magari pensava pure di riconquistare la sua amata, ma il suo atteggiamento è diventato ossessivo e la poveretta ha cominciato a temere per la propria incolumità.
Le frasi che lui le rivolgeva erano piuttosto preoccupanti. «Ti ammazzo, ti faccio male, prendo la pistola e ti sparo... sai che sono capace», le diceva e si faceva continuamente vivo con telefonate e messaggini, tentando di coinvolgere anche la sorella della ragazza. La vittima, non potendone più, si è rivolta ai militari e li ha messi sulle sue tracce.
Il desiderio di denunciare tutto potrebbe essere scaturito dai ricordi poco piacevoli della storia d'amore avuta con lo stalker. Sembra che durante il fidanzamento di un anno e mezzo la ragazza abbia subito delle percosse, mai rivelate, e probabilmente non ce l'ha fatta a sopportare oltre i comportamenti del giovane.
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