Pescara, è caos per la Tares. Il Comune: niente sanzioni per chi ha ricevuto cartelle pazze

L'assessore alle Finanze, Massimo Filippello, e il dirigente del settore, Marco Scorrano: “Ci sono stati errori, a disposizione l’Urp: basta una richiesta in carta semplice per la verifica e la rettifica della situazione”

PESCARA. Uffici dell'Urp del Comune di Pescara a disposizione dei cittadini che hanno ricevuto “cartelle pazze” per il pagamento della Tares. Lo ha deciso l'amministrazione comunale che ammette la presenza di errori e invita i cittadini a raggiungere gli uffici e presentare la richiesta in carta semplice per la verifica e la rettifica della posizione. A fare il punto della situazione, nel corso di una conferenza stampa, sono stati l'assessore alle Finanze, Massimo Filippello, e il dirigente del settore, Marco Scorrano. Lo stesso assessore, in questi giorni, assieme ai funzionari, ha ricevuto numerosi cittadini arrivati in Comune per chiarire la propria posizione.

Oltre all'ufficio tributi, competente in materia, l'ufficio relazioni con il pubblico da lunedì sarà a disposizione degli utenti tutti i giorni dalle 8,30 alle 11,30 e il martedì e giovedì dalle 15,30 alle 16,30. Se necessario verranno aperti anche sportelli decentrati nelle diverse circoscrizioni. «I dipendenti dell'ufficio tributi sono al lavoro dalle 7 di mattina alle 7 di sera - sottolinea Filippello -. Stanno operando con grande professionalità per offrire assistenza agli utenti. Il nostro compito, d'altronde, è quello di creare il minor disagio possibile al cittadino. Quando viene istituito un tributo nuovo che prevede un tariffazione completamente diversa, come la Tares - precisa l'assessore - ci possono essere degli errori, cosa infatti accaduta in tutti i Comuni in cui è stata introdotta la tassa. I problemi proseguiranno per una settimana, poi si risolverà tutto».

«Gli errori - spiega Scorrano - riguardano circa il 2-3 per cento degli avvisi mandati, che in totale sono sessantamila. Il problema è dovuto principalmente alla sovrapposizione delle banche dati, ma ci sono anche criticità di altra natura». All'origine degli errori ci sono elementi quali i garage di pertinenza di un'abitazione ma distanti dall'immobile di residenza, le utenze intestate alle persone decedute o problemi nel calcolo del numero dei residenti. «Chiunque riscontrasse criticità e avesse ricevuto un avviso non aderente alla reale situazione - sottolinea Scorrano - non va incontro a sanzioni. Chiediamo alle persone di tranquillizzarsi, di regolarizzare con calma la loro posizione e di non precipitarsi immediatamente all'ufficio».

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