Bruno Paolo Amicarelli

Pescara: addio a Bruno Paolo Amicarelli, magistrato di mezzo secolo d'inchieste in Abruzzo

Procuratore generale della Corte d'Appello dell'Aquila e prima pretore e pubblico ministero a Vasto, Lanciano, Pescara, Larino in Molise e Chieti dove ha ricoperto anche il ruolo di procuratore capo. Dal caso Ortacoop alla Sanitopoli: i funerali al Cristo Re

PESCARA. Se ne va un magistrato di razza, testimone di mezzo secolo di storie, inchieste e vicende dell'Abruzzo. Bruno Paolo Amicarelli è morto a 85 anni nell'ospedale di Pescara. Ha rivestito la toga per 50 anni, quasi tutti in Abruzzo, conclusi 11 anni fa dal gradino più alto della pubblica accusa: procuratore generale della Corte d'Appello dell'Aquila.

Originario di San Buono (Chieti), è stato pretore e pubblico ministero a Vasto, Lanciano, Pescara, Larino in Molise, e poi a Chieti dove è stato anche procuratore capo prima di essere nominato procuratore generale all'Aquila.

Un "accusatore" per vocazione che ha seguito alcune delle principali inchieste che hanno segnato la vita politica e sociale abruzzese. Dal caso Ortacoop di Chieti alle Tangentopoli che si sono avvicendate a Pescara e nel capoluogo teatino, alla Sanitopoli che portò all'arresto dell'ex presidente della giunta tribunale Ottaviano Del Turco. Uomo di spessore e di profonda conoscenza della legge, lascia tre figli e sei nipoti.

I funerali sono in programma domani, lunedì 18, alle ore 15, nella chiesa del Cristo Re in via Del Santuario. La salma sarà poi tumulata nel cimitero di San Buono.

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